Il consigliere M5S del Comune di Roma, Sara Seccia, fa il punto sulla regolamentazione del gioco e chiede di modificare legge del Lazio.
Come si stanno muovendo i Comuni italiani in materia di regolamentazione delle attività di gioco dopo l’accordo fra Governo ed enti locali in Conferenza unificata? L’impressione generale è che siano un po’ tutti in attesa del decreto attuativo dell’intesa previsto entro il mese di ottobre. Non fa eccezione Roma, che ha approvato il suo regolamento in materia a giugno ma non ha ancora varato l’ordinanza sugli orari, come spiega a Gioconews.it il consigliere del Movimento cinque stelle, Sara Seccia.
Pienamente in vigore il regolamento per quanto riguarda il rilascio delle nuove autorizzazioni e avviati i relativi controlli successivi alle richieste che vengono eventualmente presentate, il Comune è al lavoro per “la stesura del provvedimento per le autorizzazioni già in essere”, commenta Seccia, ricordando che il provvedimento, atteso entro 120 giorni dalla deliberazione e quindi ai primi di ottobre, “sarà un atto di giunta”. Stesso discorso per l’ordinanza sindacale relativa agli orari, che “si sta predisponendo, anche sulla base del testo della Conferenza unificata”.
molto di più, in primis sulla pubblicità del gioco ‘lecito’ che, secondo noi, data la gravità degli effetti che lo stesso comporta, doveva sottostare a limiti molto più stringenti, come fatto con il tabagismo.
Inoltre, chi controllerà le migliaia di punti gioco nei quali il Governo Gentiloni, ha deciso di concentrare gli apparecchi? E, così facendo, si rischia di creare davvero delle piccole Las Vegas dove è facile perdere il controllo e la cognizione del tempo.
Ci sono tante, troppe questioni che la Conferenza non ha affrontato, nè risolto. È evidente che l’introito derivante dal gioco è l’unico vero e solo interesse del Governo a mantenere florido il settore, seppur nocivo per la salute del cittadino e per la stessa economia cittadina e nazionale. Se pensiamo ai grandissimi introiti in Italia relativi al settore del gioco, dell’alcol e del tabacco, come può sorprendere che il Governo non abbia adottato misure stringenti sul tema Gap?
Intanto attendiamo il recepimento del testo della Conferenza unificata all’interno di un decreto entro il 30 ottobre”.
Il consigliere poi si domanda “com’è possibile salvaguardare le ubicazioni dei punti gioco in presenza di luoghi sensibili tutelati dai Comuni e dalle Regioni e, nel contempo, tutelare la salute pubblica? Delle due l’una.
Roma Capitale, prima di approvare il proprio regolamento sul tema, ha incontrato in due commissioni congiunte commercio-politiche sociali gli operatori del
gioco unitamente alle associazioni ‘no slot’ in un sano, seppur delicato, contraddittorio”.