Procede senza sosta l’attività di regolamentazione del gioco messa in campo dall’amministrazione comunale di Roma Capitale. Le motivazioni sono molteplici, dalla tutela della quiete pubblica e della circolazione stradale alla protezione e sostegno sociale delle categorie più deboli e facili prede del vizio e delle sue innumerevoli conseguenze.
La svolta ha inizio nel giugno del 2017, in sede di approvazione del Regolamento sulle sale da gioco. E’ dell’ultimo periodo una ulteriore stretta sulle attività che detengono macchine per il gioco, biliardi, e tutti i giochi leciti previsti nell’articolo 10 del T.U.L.P.S. I divieti hanno come oggetto esercizi e attività nel perimetro del Centro storico. Assume particolare valenza in questo frangente la necessita di tutelare l’immenso patrimonio artistico, ambientale e urbanistico dell’area centrale riconosciuta come sito Unesco.
La presa di posizione nella città eterna si allinea con analoghe in tutto il territorio nazionale, finalizzate alla diminuzione dell’offerta del gioco per fronteggiare l’enorme numero di nuovi giocatori patologici. Risulta importante sottolineare gli incentivi previsti per gli esercizi “no slot” che decidono di rimuovere le macchinette e slot dai propri locali se non proprio di delocalizzare l’attività.
