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Scommesse, servizio Iene (Italia1): sistema concessorio al collasso. Garrisi (Stanley) ad Agimeg: “chiediamo aiuto ai concessionari Aams”

Nulla da dire su quello che ha detto “Garrisi” e pubblicato da Agimeg.  ma la domanda è, come mai questo o questi, titolari hanno il così detto sotto banco? Sicuramente è un escamotage per pagare le utenze a fine mese e portare qualche soldino a casa, certamente non è condivisibile ma bisogna capire…!

Il servizio delle Iene rende bene l’idea di quella che è l’effettiva realtà sul territorio in materia di scommesse” – esordisce così ad Agimeg Giovanni Garrisi Executive Chairman di Stanleybet, uno degli operatori coinvolti dal servizio delle Iene andato in onda ieri sera su Italia 1 – “La prima cosa che un titolare di un centro Stanley direbbe alla polizia, AAMS, guardia di finanza, Vigili normali, Vigili del fuoco, boy scouts, etc che vengono a visitarlo, sarebbe che le sue scommesse sono regolari. Solo per il fatto che si tratta di un centro Stanley. Come e’ possibile che, invece, il centro, abbia detto che le sue scommesse sono 50% regolari e 50% no? C’è una unica spiegazione. Che lui sia un centro Stanley, e quindi faccia delle scommesse regolari, ma anche che abbia un sottobanco non Stanley. E siccome mi sembrerebbe risibile che il sottobanco associato all’offerta Stanley sia un operatore AAMs, l’unica conclusione è che il titolare del centro abbia accettato la possibilità di collaborare, oltre che con la Stanley, anche con un operatore irregolare. La Stanley ha già questa mattina identificato il CTD e sospeso la sua attività come CTD Stanley, e nei prossimi giorni comunicherà alla magistratura il risultato delle sue indagini.

Accostare la Stanleybet al mondo illegale è un errore che è responsabilità delle autorità italiane. Aver mancato infatti di accettare il giudicato della Corte di Giustizia, non e’ solo un grave errore strategico delle autorità italiane che sta mettendo a rischio la dignità e solidità del sistema concessorio, ma a parere dell’ufficio legale Stanley integra gli estremi di gravi reati e gravi responsabilità di fronte alla magistratura contabile.

Ho troppa stima per gli operatori delle ‘Jene’ per sentirmi attaccato. Semplicemente questo non e’ un settore semplice e l’incolpevole operatore delle Jene, entrando in un centro Stanley, non poteva sapere che si avventurava in un ‘terreno minato’. Dal servizio delle Iene viene fuori un dato preoccupante riguardante la città di Catania, con 6 punti illegali ogni 20 negozi di scommesse. “E’ una situazione che non riguarda solo la città di Catania, ma è un fenomeno che purtroppo riguarda tutta l’Italia. Il sistema concessorio, che la Stanley, contrariamente a semplicistiche interpretazioni ha sempre difeso, sta andando in pezzi.

“Sembra davvero, – sottolinea Garrisi – che ci sia stato il via libera ad ogni tipo di operatore, delinquente o no, che si ritiene autorizzato a pensare che le scorrettezze subite dalla Stanley siano trasponibili a tutti. Nel 2012, in audizione di fronte al direttore Tagliaferri, coadiuvato da 4 altri funzionari apicali AAMS, avevo avvertito che la effettuazione della gara Monti avrebbe trasformato ogni operatore in ‘operatore discriminato’, e che la magistratura sarebbe stata incapace di reagire a questo fenomeno con la ovvia conseguenza del collasso del sistema concessorio. Non è forse quello che sta accadendo sotto i miei occhi? Si. Non e’ quello che sta accadendo di fronte agli occhi dei Concessionari autorizzati? Credo proprio di si.

E siamo entrambi impotenti ad arginare il fenomeno. Ne vogliamo parlare? Io da parte mia cercherò di ritrovare il documento che avevo consegnato a quel tempo a mano ai funzionari AAMS durante l’audizione del 2012. Se lo trovo mi impegno di fronte a tutti gli operatori del perimetro legale, i ‘Concessionari Autorizzati’ e la Stanley stessa, a renderlo pubblico.

Ci saranno conseguenze legali per gli operatori delle Iene che hanno individuato un punto Stanley che, secondo la sua ricostruzione, operavano legalmente per Stanley e illegalmente per un operatore irregolare?

“Le Iene hanno solo fatto il loro dovere e vanno solo ringraziate per aver mostrato a tutti un fenomeno che ci e’ ben noto, ma che le autorità italiane per diversi motivi “latitano ad affrontare”. es/AGIMEG

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