Le notizie che si sono diramate circa il primato nazionale degli incassi dovuti al gioco d’azzardo, non giungono da canali poco verificabili o comunque senza prove concrete. E’ stata l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato a consacrare un paesino di poco superiore ai mille abitanti come quello con la più alta spesa pro capite nel gioco nell’anno 2016. A Caresanablot, piccolo comune vicino a Vercelli, nell’anno considerato sono stati spesi ben 49 miliardi di euro in sale scommesse,slot machine, video lottery.
Difficile spiegare un fenomeno di così vaste proporzioni proprio in una regione dove la legge è particolarmente limitativa. Pare comunque che i dati restituiti dall’Agenzia siano perfettamente in linea con quanto sta accadendo su tutto il territorio nazionale. Gli investimenti in slot machine, poker, casinò, bingo, gioco d’azzardo online, non rintracciabile e anonimo, descrivono ormai una curva progressivamente sempre in crescita.
Tanta offerta non può che rendere difficoltose e spesso inefficaci le operazioni di contrasto poste in essere ormai quotidianamente nel nostro paese. Offerta che si distingue anche nelle probabilità di esito positivo delle giocate. Le scommesse sportive ad esempio, grazie anche all’enorme disponibilità in rete, continuano a catturare una ingente numero di giocatori. Senza dubbio le percentuali di vincite prospettate, superiori a quelle relative a slot o video lottery, sono un richiamo economico al quale è difficile resistere.
Giancarlo PORTIGLIATTI B.
fonte: https://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/analisi-dati/