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Ugo Cifone interviene sulla Sentenza della Corte Costituzionale…

All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale Ugo Cifone, esprime un suo parere sugli scenari che si aprono dopo questa decisione.

Secondo Cifone la sentenza aprirà delle ulteriori falde nel sistema concessorio – autorizzatorio italiano che mettono a serio rischio il bando di gara per il rinnovo delle concessioni previsto per il prossimo maggio.

Innanzitutto l’incostituzionalità delle norme di riferimento sull’imposta unica ante 2011 aprono la porta a possibili azioni risarcitorie da parte di coloro che sugli accertamenti dichiarati illegittimi

da questa sentenza hanno comporta- to azioni esecutive sul patrimonio dei titolari dei centri, molti di loro han- no anche chiuso l’attività dopo essere stati destinatari di cartelle esattoriali pesantissime.

Non secondario i rimborsi che AAMS dovrà fare in favore dei bookmaker che hanno sanato e che hanno versato gli arretrati di imposta unica e relativi agli anni antecedenti al 2011.

Un principio risulta chiaro dalla sen- tenza ed è quello che l’imposta unica dall’anno di imposta 2011 in poi è do- vuta dai Ctd con possibilità di regresso da esercitare nei confronti del bookma- ker estero privo di concessione.

Ugo Cifone interviene sulla Sentenza della Corte Costituzionale

Questo principio dunque, a parere di Cifone, signi cherebbe che l’attività dei CTD è possibile a condizione che venga versata l’imposta unica e si rispettino tutti i parametri previsti dalla legge. D’altra parte tutto questo è quanto previsto dal comma 644 della legge di stabilità 2015.

Sulla peculiare posizione di Stanleybet, Cifone ritiene che lo Stato non inserirà il Book anglo-maltese tra i concessionari riconoscendogli tale status in virtù delle discriminazioni subite dallo stesso.

Questo perché aprirebbe il fronte di richieste risarcitorie da parte dei con- cessionari che hanno pagato profuma- tamente le concessioni partecipando ai bandi di gara.

Si apre, forse, una nuova bufera sul settore delle scommesse che mette an- cora una volta in discussione il sistema concessorio-autorizzatorio italiano.

Ugo Cifone – La Redazione

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