Cassazione: interpretazione logica giuridica dell’art. 110 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza
“L’omessa esposizione nella sala gioco della tabella dei giochi proibiti, prescritta dal Testo unico di Pubblica sicurezza” integra – a parere degli Ermellini – il reato di cui all’art. 110 del TULPS motivo per cui è stato rigettato il ricorso del presidente di un circolo ricreativo contro la sentenza del Tribunale di Cosenza con cui era stato condannato al pagamento dell’ammenda di 70 euro.
“Peraltro – affermano i Giudici della III Sezione Penale della Corte di Cassazione – contrariamente a quando affermato in ricorso, tutti i pubblici esercizi hanno l’obbligo di esporre la tabella sopra indicata: infatti, la terminologia “sale da biliardo o da gioco” va intesa in senso comune e cioè come luogo ove, oltre alle varie attività consentite, possa giocarsi anche al biliardo o ad altri giochi leciti e non già in senso specifico, e cioè esercizio pubblico destinato esclusivamente allo svolgimento di quei giochi.
La sentenza impugnata si è puntualmente attenuta a questi principi, e conseguentemente il ricorso deve essere dichiarato inammissibile”.
Cass. Sez. 3, Sentenza n. 48585 del 20/10/2016, Rv. 268194Lo Staff: CifoneNews