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Al via un progetto contro le ludopatie nelle scuole di Novara

E’ tutto pronto per il progetto contro la ludopatia promosso dalla Provincia con la collaborazione della Fondazione Comunità del Novarese, l’associazione “Contorno Viola” che si occupa di educazione, le associazioni di “Mettiamoci in gioco” e che coinvolgerà “Fauser” e “Ipsia Bellini”.

Spiega Milù Allegra, consigliera provinciale delegata all’istruzione: «Che il fenomeno sia molto serio, che il numero dei ludopatici sia in crescita sono fatti incontrovertibili. La Provincia può avere compiti di prevenzione ed ecco nascere il progetto che si bassa sulla “peer education”, ovvero sull’insegnamento di ragazzi per ragazzi. Incominciamo con le due scuole che hanno subito dato la loro disponibilità, ma contiamo di allargare l’iniziativa ad altri istituti».

Per questo, grazie al lavoro di “Contorno Viola”, 18 studenti del Fauser e 9 del Bellini verranno formati affinché il prossimo anno possano confrontarsi con i loro colleghi delle classi quarte: «La “peer education” è la strada che abbiamo verificato già con il “Progetto per Tommaso” essere la migliore per raggiungere i giovani» conferma Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità del Novarese.

“Contorno Viola” formerà anche un gruppo di insegnante, oltre agli studenti, soprattutto per affrontare «quella specie di Far West che è rappresentato dalle scommesse e dai giochi online, che ormai stanno prendendo il sopravvento sulle cosiddette macchinette» ricorda l’assessore al Comune di Novara Franco Caressa. Che aggiunge: «E’ una sfida che possiamo vincere solo se facciamo rete tutti insieme e soprattutto se una mano ci viene anche dal Governo, perché è un problema nazionale».

Caterina Raimondi, dell’ambulatorio dipendenze dell’Asl, sottolinea «l’importanza che questa iniziativa si rivolga ai giovani, perché abbiamo notato la loro crescita esponenziale tra tutti quanti si rivolgono al nostro servizio».

Sul territorio, come ricorda Giorgio Albertinale dell’Associazione consumatori, «c’è un altro progetto, che vede il Cst come promotore e che raccoglie appunto tutte le associazioni che aderiscono a “Mettiamoci in gioco”». /Fonte TG Novara

04.05.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

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