ultime notizie

Attualità, Cultura, Economia, Gaming, Politica, Salute, Sports

Speleo Fantasy: videogame fa della speleologia materia di studio

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, Salute

Roma, Vlt accese fuori orario: sanzioni per 13mila euro a due esercizi

Attualità, Cultura, Gaming, Giurisprudenza, Politica, Sports

Gara gioco online, ecco il parere del Consiglio di Stato

Attualità, Economia, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, Redazione, Salute

Catania, scoperta sala giochi abusiva: la Polizia denuncia il titolare

Attualità, Cultura, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, Politica, Salute

Relazione Dia, le migliori risorse a tutela della legalità

Attualità, Cultura, Economia, Gaming, Giurisprudenza, Politica

Pubblicità del gioco e content creator, Agcom ancora in azione

Anziani sempre più malati di gioco, uno su due investe nell’azzardo

Dodici giocatori anziani su cento ad alto rischio ludopatia. I dati emersi dal sondaggio condotto dall’Ulss 3 in collaborazione con i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil di Venezia rivela una propensione alla dipendenza al gioco ben più alta rispetto alla media nazionale. Se in Italia si conta un 5,6% di giocatori over 65 a rischio ludopatie, nel territorio di Favaro Veneto, Marcon e Quarto la percentuale sale al 12. Lo studio, portato avanti anche su invito dei due Comuni di Quarto e Marcon e della municipalità di Favaro si è concentrato sugli anziani, fascia ritenuta più sensibile. Se il Ser.d. dell’Ulss 3 ha avuto, nel 2017, 125 pazienti in cura per gioco d’azzardo patologico (con un’età media di 52 anni) lo studio condotto con i sindacati dei pensionati è servito a indagare oltre la popolazione già ritenuta malata. LO STUDIO. «Si voleva arrivare a stimare i potenziali giocatori e la percentuale a rischio ludopatia» spiega l’educatore dell’Ulss 3 Leonardo Duminuco che ha illustrato i risultati. Su circa 400 sondaggi distribuiti, sono 200 quelli ritenuti validi e analizzati (l’1,4% della popolazione complessiva di riferimento). Si scopre quindi che il 46% degli anziani intervistati gioca d’azzardo, in tutto 91 su 200. «Dati più alti rispetto a simili ricerche sulla popolazione nazionale, che si fermano al 42,9% o al 38% in un simile campione over 65. Quindi qui è molto più alta» commenta Duminuco. IL CASO VENETO. Utilizzando il test Sogs (un metodo di analisi che prevede 12 domande specifiche) si è provato a tracciate la percentuale a rischio: «Il basso rischio è emerso nel 20% del campione di giocatori, l’alto rischio nel 12% – aggiunge Duminuco – quando invece in Italia i patologici sono il 5,6% dei giocatori». Se esiste quindi una questione territoriale (evidenziata anche dagli ultimi dati veneti, che stimano un 5% di potenziali malati di gioco rispetto al 3% della media italiana) sarà oggetto di studio del servizio dipendenze del distretto del Veneziano, che terrà conto anche di altri due aspetti emersi nell’indagine: il collegamento tra abuso di gioco e di alcol nel 23% dei giocatori a rischio e la particolare vulnerabilità di chi gioca con slot e vlt, rispetto a Casinò e altre tipologie di gioco. «E porteremo avanti il lavoro di sensibilizzazione degli operatori, dai medici ai servizi sociali dei comuni che possono avere contatto con gli anziani e i loro familiari» conferma il direttore del Serd Alessandro Pani. I dettagli dello studio saranno presentati questa sera alle 20.30 in un convegno nella sala consiliare di Marcon. Alla conferenza di presentazione hanno partecipato Pasquale Graziano, Ermenegildo Bozzo e Claudio Stocco dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che hanno denunciato i rischi per gli anziani dipendenti dal gioco e chiesto collaborazione in ottica di prevenzione, e gli assessori dei Comuni di Marcon e Quarto Carolina Misserotti e Alessandro Cesarato. «Sono iniziative importanti – ha sottolineato Cesarato – e noi ci impegneremo ad aiutare e sostenere le famiglie. Spesso però, per quanto riguarda bar e slot machine, dobbiamo fare i conti con permessi che arrivano da istituzioni di livello superiore al nostro». /Fonte Cislveneto.it

09.05.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

Condividi

Articoli correlati

Video