“Non penso che togliere la pubblicità elimini la ludopatia, ma ogni azione del Governo per ridurla è utile”. Sono le parole del presidente dell’Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, a commento del decreto dignità. “Non sono sicuro che sia necessaria una manovra così radicale che va ad intaccare una serie di imprese italiane, non quelle che fanno il gioco ma quelle che raccolgono pubblicità o il sistema calcistico nel suo complesso che dalla pubblicità ottiene molti ricavi”, ha aggiunto il presidente. “Questa manovra colpisce soprattutto le tv generaliste. Sfido chiunque a bloccare la pubblicità su internet”, considerato il coinvolgimento di numerosi server esteri. “Nel 2017 gli investimenti per la pubblicità sul gioco in Italia – ha detto – sono stati pari a 75 milioni di euro e si sono concentrati infatti principalmente nel canale televisivo, non molto su internet. Si possono trovare soluzioni intermedie, meno radicali, meno massimaliste”, che vadano comunque nella direzione della protezione delle persone colpite dalla ludopatia. “Esiste un codice di autodisciplina stringente per le aziende intervenuto su quel codice, oppure vietando la trasmissione di pubblicità sul gioco nelle fasce orarie protette”, ha concluso Sassoli. /Fonte Agimeg
04.07.2018
Maria Castellano, Giorn. FreeLance