Si terrà nei prossimi giorni presso l’Istituto Superiore di Sanità il primo incontro per dare il là alla realizzazione del progetto di ricerca, formazione e informazione sul gioco d’azzardo in Italia commissionato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il quale si cercherà di indagare a quanto ammonta il numero di giocatori patologici oggi in Italia. Secondo quanto è in grado di riferire PressGiochi.it, vari i soggetti pubblici e attinenti al mondo del privato sociale che sono stati invitati all’incontro, ancora in fase di definizione, e attraverso il quale verrà realizzato un Osservatorio per delineare quale sarà il modus operandi per avviare la ricerca che probabilmente partirà operativamente il prossimo gennaio. Per la realizzazione della ricerca che ha lo scopo di indagare definitivamente il numero dei giocatori d’azzardo patologici a livello nazionale, concordato lo scorso dicembre tra Monopoli di Stato e ISS sono stati investiti ben 3 …
Si terrà nei prossimi giorni presso l’Istituto Superiore di Sanità il primo incontro per dare il là alla realizzazione del progetto di ricerca, formazione e informazione sul gioco d’azzardo in Italia commissionato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il quale si cercherà di indagare a quanto ammonta il numero di giocatori patologici oggi in Italia.
Secondo quanto è in grado di riferire PressGiochi.it, vari i soggetti pubblici e attinenti al mondo del privato sociale che sono stati invitati all’incontro, ancora in fase di definizione, e attraverso il quale verrà realizzato un Osservatorio per delineare quale sarà il modus operandi per avviare la ricerca che probabilmente partirà operativamente il prossimo gennaio.
Per la realizzazione della ricerca che ha lo scopo di indagare definitivamente il numero dei giocatori d’azzardo patologici a livello nazionale, concordato lo scorso dicembre tra Monopoli di Stato e ISS sono stati investiti ben 3 milioni di euro al netto di Iva. Il progetto si inquadra all’interno dei compiti affidati dal legislatore all’Agenzia delle dogane e dei monopoli in materia di giochi per lo sviluppo di azioni di attività scientifica di ricerca e di controllo volte alla tutela della salute pubblica, nell’ambito delle tematiche riguardanti il gioco d’azzardo patologico, con l’obiettivo di sapere come attrezzare i servizi e capire quali investimenti effettuare per le cure, prevede la realizzazione da parte dell’ISS di attività di ricerca, formazione e informazione sul GAP in Italia.
Nel frattempo ci si chiede che fine abbiano fatto molte altre iniziative avviate nel passato recente dal Governo come ad esempio il Piano d’Azione Nazionale (PAN) rivolto alla prevenzione delle problematiche connesse al gioco tra il 2013 e il 2015. A porre la questione direttamente a Luca Lotti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, che avrebbe dovuto supervisionare il progetto in mano al Dipartimento politiche antidroga è stato ieri Remigio Del Grosso, vice presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti – AGCOM e vice presidente del Comitato Media e Minori del Mise, che a pochi giorni di distanza torna ad intervenire in materia di gioco pubblico.
Ricordiamo che il PAN, era stato partorito dal ‘fu’ Osservatorio sul Gap istituito dal Decreto Balduzzi al’interno del Mef. Il Piano avrebbe dovuto individuare le misure più idonee per contrastare il gioco patologico, con l’aiuto di un Comitato consultivo di supporto – composto da 40 rappresentanze nazionali dei consumatori, dei più rappresentativi gruppi associativi di area specifica e dei concessionari di gioco. L’obiettivo, era quello di creare un Network nazionale di Help Line con aree di operatività regionale, istituite presso strutture pubbliche, con punti di primo ascolto e realizzare e diffondere materiali di prevenzione sul gioco patologico; realizzazione e diffusione di spot tv e radio, su reti locali e reti nazionali e nella promozione di azioni di comunicazione specifica e di approfondimento specialistico sui rischi connessi al gioco ed infine l’attivazione di studi e ricerche sul GAP: testing di software per identificazione di giocatori problematici durante il gioco e realizzazione di un’unità mobile per laboratorio in vivo per ricerche comportamentali su slot machine e VLT al fine di ottenere sistemi sempre più efficaci di prevenzione.
Speriamo di poter avere dati dall’Istituto Superiore di Sanità in materia alla ricerca in oggetto quanto prima, visto che la durata prevista di realizzazione è di tre anni e che già il primo anno è ormai trascorso. Intanto rimaniamo in attesa di leggere i dati della Relazione al Parlamento del Dipartimento Politiche Antidroga, attesa in genere per luglio, e che contiene sempre un focus sulla diffusione del gioco d’azzardo patologico.
Riceviamo nota da PressGiochi e pubblichiamo