Milano – “La criminalità organizzata trova nel gioco d’azzardo legale moltissimi spazi di attività che richiedono un intervento serio da parte del legislatore”.
A lanciare l’allarme nel corso della terza edizione degli stati generali per il contrasto al gioco d’azzardo, in corso nella sede di Anci Lombardia a Milano, è stato il senatore Franco Mirabelli, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie e sulla criminalità organizzata.
“Senza una legge complessiva ha proseguito diventa complicato affrontare il tema che sta a cuore a tutti i noi: diminuire la domanda e l’offerta di gioco in questo Paese”.
Secondo alcune indagini, passate al vaglio della Commissione antimafia, la criminalità organizzata utilizzerebbe il gioco e, in particolare, le slot non solo per creare profitti illeciti, mediante la modifica delle schede, ma anche per il riciclaggio del denaro frutto di altre attività illecite.
Per Mirabelli è necessario intervenire diminuendo il numero delle slot e inserendo “l’obbligo per l’accesso remoto così da limitare la manipolazione delle macchine”.
“Inoltre – ha proseguito il senatore sono necessari maggiori obblighi per la certificazione delle sale mentre le forze di polizia, anche locale, devono avere chiari poteri di intervento”.
“Sono dispiaciuto ha concluso Mirabelli che l’intesa Stato-Regioni non si sia tradotta in un decreto che avrebbe consentito un riordino complessivo del settore. Ma non partiamo da zero: questo è un tema che deve essere prioritario per il prossimo Parlamento indipendentemente da chi vada al governo”.
29.01. 2018
Lo Staff: CifoneNews