ultime notizie

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, Salute, Tempo libero

Fagioli e le scommesse: “Stavo 12 ore al cellulare, ho perso centinaia di migliaia di euro”

Attualità e Politica, Gaming, Redazione, Sports

LINEE GUIDA AGCOM 2024-2026: LEGA CALCIO SERIE A POTRÀ VENDERE DIRITTI PER DIRETTA DELLE PARTITE SU SITI DI BETTING E IN CENTRI SCOMMESSE

Attualità e Politica, Economia, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, Sports

DIVIETO DI PUBBLICITÀ DEI GIOCHI, AGCOM: MULTA DA 388MILA EURO A UN OPERATORE ONLINE PER VIOLAZIONI DEL DECRETO DIGNITÀ

Attualità, Attualità e Politica, Economia, Gaming, Giurisprudenza, Salute, Sports

Tar Campania su distanziometro: ‘Nessuna norma proibisce circolazione pedoni’

Attualità, Attualità e Politica, Economia, Gaming, Salute, Sports

Eag expo: tra gli onori di Bacta e i premi per l’industria locale

Attualità, Economia, Giurisprudenza, Politica, Salute, Tempo libero

Griset (Pfe): ‘Industria videogiochi in pericolo, aiuti Ue troppo modesti’

Guggino (Iap): pubblicità basata su validi standard di correttezza permette distinzione tra gioco lecito e attività illegale

“La nostra opinione in linea generale è che se un’attività commerciale è considerata lecita, ne dovrebbe essere consentita la relativa pubblicità”.

Lo ha detto Vincenzo Guggino, Segretario Generale dello Iap (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria), commentando le disposizioni contenute nel Decreto Dignità in merito al divieto di pubblicità di giochi e scommesse.

“Questo principio generale va però accordato con la ‘pericolosità’, anche solo teorica, di una determinata attività. Pensiamo, ad esempio, ai farmaci, alle bevande alcoliche, alle automobili, ai prodotti che possono recare danno all’ambiente, e naturalmente anche ai giochi con vincita di denaro”.

Secondo il segretario di Iap ogni settore, compreso quello dei giochi, richiede delle regole pubblicitarie rigorose e ben perimetrate. “La nostra esperienza di oltre 50 anni è che se la comunicazione commerciale viene parametrata su validi e condivisi standard di correttezza – ha proseguito Guggino – ne trae vantaggio l’informazione del pubblico. Nel caso del gioco ciò può fungere da discrimine tra gioco lecito ed attività illegale: chi opera nell’illegalità ovviamente non fa pubblicità”. /Fonte Jamma

26.07.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

Condividi

Articoli correlati

Video