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LUDOPATIA, FORZA ITALIA TERLIZZI: “NECESSARI PIÙ CONTROLLI SUL TERRITORIO”

I dati diffusi qualche mese fa dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sulle giocate alle Videolottery e alle Newslot effettuate nel 2016 a Terlizzi sono piuttosto allarmanti: 19 milioni di euro giocati di cui ben 8 milioni in slot (quindi essenzialmente presso bar e tabaccherie), per una giocata media procapite di € 704, pari al 5% del reddito medio. Davvero tanto! Risultano installati 178 apparecchi di cui 144 slot, come se ogni 151 abitanti, computando anche i bambini, ci sia un apparecchio a disposizione. Rispetto a molti Comuni limitrofi, a Terlizzi la piaga del gioco è più importante.

A livello nazionale sembra che vi siano addirittura 30 milioni di giocatori d’azzardo, persone che si affidano al gioco o alle scommesse, sperando di svoltare dal punto di vista economico. Un sogno che nella stragrande maggioranza dei casi si trasforma in incubo. Il gioco compulsivo sfocia inevitabilmente nella ormai nota ludopatia, vera e propria turba comportamentale che porta il giocatore a scommettere su tutto ciò su cui si può scommettere, diventando così l’unica sua ragione di vita, facendogli perdere ogni resistenza e capacità di porre limiti a questo comportamento.

E’ dunque importante – prosegue Guastamacchia – che l’organo politico faccia la sua parte, valorizzando forme di aggregazione sociale che stimolino la creazione di relazioni positive, la comunicazione e la creatività, limitando al minimo la possibilità da parte degli esercizi commerciali di installare apparecchi per il gioco.

A tal uopo il Comune di Terlizzi si è dotato del “Regolamento SALE DA GIOCO E GIOCHI LECITI”, adottato con deliberazione di C.C. n. 4 del 25/02/2016, il quale (si legge nel Regolamento) si propone di “contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP), secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 43/2013, garantendo che la diffusione dei locali in cui si pratica il gioco lecito avvenga limitando le conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli”. Il Regolamento si informa inoltre ai “principi di tutela dei minori e di contenimento dei costi sociali, economici, umani e morali, derivanti dall’abuso del gioco, con particolare riferimento alla necessità di contenere i rischi derivanti dal fenomeno della sindrome da gioco patologico e dall’effetto che questi potrebbero avere nel contesto familiare.”

Bene ha fatto il nostro Comune – continua il Responsabile cittadino – a dotarsi di tale strumento normativo al fine di regolamentare le attività di gioco sul territorio del quale, tuttavia, ne va verificato il rispetto. E’ essenziale, dunque, che le autorizzazioni all’esercizio delle attività di gioco vengano concesse nel rigoroso rispetto dei principi del Regolamento, attuando i dovuti controlli presso le attività, al fine di reprimere fermamente comportamenti in contrasto con le disposizioni del Regolamento.

Il Regolamento – precisa Guastamacchia – disciplina in modo preciso e severo il requisito delle distanze, prescrivendo in 500 metri la distanza che le sale da gioco e gli esercizi con offerta di gioco con vincita in denaro, devono rispettare dai cosiddetti luoghi sensibili: scuole, chiese, impianti sportivi, strutture frequentate dai giovani, strutture ricettive, giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati. Basta conoscere anche solo un po’ la nostra città, con le sue chiese, le sue scuole e i tanti bed & breakfast (strutture ricettive) variamente distribuiti nell’abitato, per rendersi conto che vi sono situazioni in cui tale distanza non è rispettata. Anche i prescritti 100 metri di distanza da sportelli bancari e dai cosiddetti “compro oro”, non è scontato siano rispettati. I locali, inoltre, a norma del Regolamento, non devono essere adiacenti ad immobili residenziali.

In merito, poi, alla adeguata informazione dei giocatori, i locali (ricevitorie comprese) devono esporre in maniera ben visibile note informative che indichino il fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico ed i rischi connessi al gioco, nonché la probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco, strumenti obbligatori che scoraggino il gioco.

Non è più procrastinabile da parte dell’organo politico, dunque, la programmazione di una adeguata attività di controllo, sia documentale che condotta direttamente presso tutti i locali adibiti al gioco, verificando che sia i locali che le apparecchiature installate rispettino le prescrizioni del Regolamento e la normativa di settore e rendendo pubblici gli esiti di tali attività ispettive, indicando anche l’esatto censimento di locali, numero e tipologia delle apparecchiature per il gioco installate.

E’ auspicabile – conclude il dirigente di Forza Italia – che l’Amministrazione Comunale ponga in essere incontri di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza ed in special modo agli studenti e valuti l’opportunità di attivare, magari anche tramite apposite convenzioni, uno sportello di ascolto per la lotta alla ludopatia.

21.03.2018, la Redazione

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