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Ludopatia. Lettere e mappa sul sito. Parte ora la fase operativa

Sono passati due mesi dalla compilazione della mappa dei luoghi sensibili di Ferrara città, ma nessun altro passo concreto è stato mosso dall’amministrazione comunale per procedere verso lo spegnimento delle slot machine “incompatibili”. Le lettere da inviare agli esercenti titolari di singole autorizzazioni e ai gestori delle sale giochi, già individuati grazie alla collaborazione con i Monopoli di Stato, sono rimaste a Palazzo Municipale. «È una questione di pochi giorni, ai primi di maggio, dopo i ponti festivi, le lettere partiranno – annuncia Chiara Sapigni, l’assessore che si occupa della lotta alla ludopatia – Ci siamo presi un po’ di tempo in più per confrontarci con la Questura, che ha il compito di accogliere le nuove domande e “girarle” a noi per la verifica di compatibilità. Nel frattempo, a metà marzo, è uscita una nuova circolare ministeriale con chiarimenti sull’applicazione della normativa, e quindi ne abbiamo approfittato per approfondire tutti questi temi». Gli uffici hanno utilizzato questi mesi per predisporre la versione informatica della mappa dei luoghi sensibili, la cui pubblicazione sul sito del Comune era un’altra pre-condizione per far partire le lettere. «Anche qui si tratta ormai di poco, e dal momento della pubblicazione sul sito faremo decorrere i sei mesi entro i quali gli esercenti non in regola con la nuova normativa dovranno spegnere le slot o trasferirle» sottolinea l’assessore.

Le lettere avranno una parte informativa, sulla legge regionale che impone appunto di spegnere le slot a distanza di 500 metri pedonali da chiese, asili, luoghi di cura e di ritrovo di giovani e anziani, con richieste di conferma sul numero di macchinette installate e durata dei contratti; e una parte prescrittiva, con l’obbligo di misurare anche utilizzando la mappa informatica la propria distanza dai luoghi sensibili, e certificare la propria condizione prendendo le misure conseguenti.

L’impatto della normativa è sicuramente molto pesante anche in città, tanto che secondo gli esercenti sarà quasi impossibile salvare delle installazioni non solo in centro, ma anche nei bar di periferia: un centinaio i posti di lavoro a rischio, secondo i conteggi dei rappresentanti dei gestori. I luoghi sensibili censiti sono 420, che interferiscono nella quasi totalità con i 205 esercizi commerciali, tabaccherie e circoli ricreativi che ospitano, assieme alle 21 sale giochi, i 723 impianti singoli (slot e videolottery) allacciati in territorio comunale. Le autocertificazioni dovranno completare questo quadro a disposizione di Palazzo Municipale, che tuttavia resta fluido. In questi mesi, infatti, ci sono state un paio di richieste di aperture per nuove sale giochi, mentre ancora non si conosce l’aggiornamento dei nuovi impianti singoli: il Monopolio in effetti trasmette i dati al Comune ogni sei mesi.

27.04.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

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