Trieste, 13 mar – Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le Regioni italiane che, attraverso apposite norme, ha posto maggiori limitazioni al gioco d’azzardo lecito, rappresentato soprattutto da videopoker, sale slot e videolottery terminal (Vlt). Nonostante ciò la regione si posiziona al nono posto a livello nazione per spesa pro capite in slot machine e videopoker, con una continua crescita del fenomeno del gioco d’azzardo patologico (Gap), soprattutto tra i giovani e le fasce più deboli della popolazione.
È quanto emerso nel corso dell’incontro pubblico “Il gioco d’azzardo lecito. Corretta informazione e alleanze sul territorio”, organizzato dalla Regione, in collaborazione con Federsanità Anci Fvg e Ordine dei giornalisti, per diffondere le informazioni di base sul fenomeno, il livello di applicazione della legge regionale per la sua prevenzione e le strategie di contrasto che la Regione metterà in atto con il prossimo Piano operativo 2018-2020.
Come è stato spiegato durante l’evento, che sarà replicato il 20 marzo a Udine e il 27 a Pordenone, a livello nazionale la spesa per il gioco d’azzardo è di circa 96 miliardi di euro e le persone affette da patologie collegate al gioco sono tra lo 0,5 e il 2,2 per cento della popolazione, ovvero tra le 300mila e gli 1,3 milioni, mentre quelle che si rivolgono ai servizi sociosanitari per queste problematiche sono 15mila.
Secondo i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli in Friuli Venezia Giulia le slot-machine elettroniche installate sono 9.107 distribuite in 1.990 esercizi pubblici, i Vlt sono 1.008 diffusi in 86 sale, ai quali si sommano altri 1.863 apparecchi per scommesse e il volume medio di gioco pro capite nel 2016 è stato di 1.343 euro (se si considerano solo i maggiorenni). In questo quadro si stima che le persone con problemi di gioco d’azzardo siano circa 6.000, con pesanti ricadute a livello familiare e sociale che si riflettono sulla sfera comunitaria fino a rientrare nelle problematiche della salute pubblica. A dare la dimensione della crescita del fenomeno negli ultimi anni è soprattutto il numero degli accessi al Servizio dipendenze comportamentali che è passato da 335 nel 2013 a 502 nel 2017, 218 dei quali nuovi utenti. Si tratta prevalentemente di uomini (77%), che mediamente hanno accumulato circa 100mila euro di debiti e che spesso hanno anche problemi legali.
Come ha evidenziato Paolo Pischiutti, direttore centrale della Salute della Regione, il problema riguarda soprattutto alcune fasce della popolazione, ovvero quelle più colpite dalla crisi economica, che risultano più soggette alle dipendenze comportamentali. L’amministrazione regionale ha quindi avviato dal 2012 un’azione di contrasto, nell’ambito della quale rientra la legge 1/2014, che garantisce una rete di supporto ai soggetti affetti da ludopatie e fissa precise restrizioni al gioco d’azzardo. Nello specifico la norma stabilisce ad esempio che gli apparecchi per il gioco lecito non possano essere installati a meno di 500 metri dalle aree definite sensibili, sancisce il divieto di oscurare le vetrine dei locali dove sono posizionati gli apparecchi e le sale slot e concede contributi per le attività che rinunciano all’installazione di videopoker e affini.
In ottemperanza alla normativa, 32 amministrazioni comunali hanno già predisposto un elenco dei luoghi sensibili nei quali non è consentita l’installazione di apparecchi da gioco d’azzardo, 14 hanno fissato gli orari per l’apertura delle sale da gioco e il funzionamento degli apparecchi e in 3 Comuni sono state comminate sanzioni amministrative collegate a questo tema. In Friuli Venezia Giulia sono stati creati il tavolo tecnico regionale per il Gap e tramite uno specifico piano sono state attuate attività di formazione rivolte ai medici e agli assistenti sociali, ma anche agli esercenti dei locali pubblici.
La Regione ha stanziato 100mila euro a favore dei Comuni per progetti di dismissione dei videopoker e 145mila euro per le associazioni per iniziative di aiuto, ma ha anche sostenuto un concorso di idee (i cui vincitori saranno annunciati la prossima settimana) per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per lo sviluppo del logo ‘slot free’. Inoltre, la Regione ha previsto di proseguire i progetti avviati dal Piano operativo regionale sul gioco d’azzardo patologico investendo 1.035.803 euro a contrasto del fenomeno.
Il trattamento del gioco d’azzardo patologico viene svolto in maniera completamente gratuita (senza impegnativa del medico) e in forma riservata in tutti i servizi per le dipendenze delle aziende sanitarie.
13.03.2018, la Redazione