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Roma: Raggi spegne le slot; consentite 8 ore al massimo di attività

Slot machine accese per non più di otto ore al giorno. Con un’ordinanza, firmata sabato 23 giugno, la sindaca Virginia Raggi stabilisce che l’«orario di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro venga limitato agli orari dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 di tutti giorni, festivi compresi. Questo, ovunque esse siano collocate, cioè in sale dedicate al gioco d’azzardo, al Bingo e alle più varie scommesse ovvero in altre tipologie di esercizi, come bar e tabaccherie. In quegli orari va assicurato lo spegnimento dei singoli apparecchi, tramite interruttore elettrico, e anche che non vi si possa accedere. I nuovi orari andranno resi ben visibili tramite l’obbligatoria esposizione di avvisi all’interno e all’esterno dei locali.

Sono previste sanzioni amministrative che vanno da 150 a 450 euro per locale, indipendentemente dal numero di apparecchi. Mentre in caso di recidiva (che si verifica con due infrazioni in un anno solare e per ogni violazione successiva alla seconda, anche in caso di regolare pagamento delle multe precedenti) è prevista la sanzione accessoria dello spegnimento di tutti gli apparecchi per un periodo non superiore a cinque giorni, considerati un tempo “significativo” per l’esercente, ma anche idoneo agli interessi collettivi.

L’ordinanza è uno strumento a disposizione di un sindaco, che può agire monocraticamente su determinate materie per venire incontro a circostanze “eccezionali”. Tra le quali la salute pubblica. «La salute dei cittadini prima di tutto, per questo la nostra guerra al gioco d’azzardo non si ferma», assicura Raggi.

«Contenerne la diffusione, attraverso l’introduzione di limiti orari, è un atto doveroso», rimarca la sindaca pentastellata.

L’atto amministrativo precisa e completa il regolamento di poco più di un anno fa, con il quale l’Assemblea Capitolina fissava – tra le altre cose – la distanza minima di 350 metri da luoghi sensibili, quali le scuole. In questo periodo c’è stato anche un percorso che ha visto il Dipartimento Politiche sociali di Roma Capitale attivare sportelli informativi per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico (il cosiddetto Gap), che hanno avuto moltissimi contatti da persone toccate dal problema. E in occasione dell’incontro “RomaAscoltaRoma”, finalizzato alla predisposizione del Piano sociale cittadino, è stata messa in evidenza l’attività dei progetti sul territorio per sostenere le famiglie con un familiare dipendente dall’azzardo e salvarle dal default economico. /Fonte PressGiochi

25.06.2018

Maria Castellano, Giorn. FreeLance 

 

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