Un passo avanti nella lotta al match fixing e la conferma che la tecnologia al servizio di analisti specializzati è l’arma in più contro le combine sportive.
Dopo la radiazione a vita dell’arbitro Joseph Odartei Lamptey – la cui sanzione è stata confermata dal CAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport, la Fifa ha reso merito al “Fraud Detection System” per la scoperta di uno dei casi di manipolazione più scottanti degli ultimi anni.
Il sistema di monitoraggio di Sportradar, società specializzata nell’analisi dei flussi di scommesse, ha consentito di portare alla luce le scorrettezze commesse dall’arbitro ghanese nella partita di qualificazione ai Mondiali tra Sudafrica e Senegal, nel novembre 2016.
In quella occasione, ricorda Agipronews, Lamptey prese deliberatamente due decisioni sbagliate per indirizzare il punteggio verso un certo numero di gol, e rendere così vincenti le puntate piazzate da un gran numero di scommettitori.
La decisione del CAS, si legge in una nota della Fifa, «conferma il nostro impegno a proteggere l’integrità del calcio e la politica di tolleranza zero verso la manipolazione delle partite, ed evidenzia l’efficacia del nostro accordo con Sportradar, che grazie al Fraud Detection System ha svolto un ruolo importante in questo caso».
La Fifa fu allertata due giorni dopo la partita con un report della società, che spiegava come dai flussi di scommesse emergessero «prove chiare e schiaccianti» sulla manipolazione del risultato. «I dati dimostrano che gli scommettitori sapevano in anticipo» che sarebbero «stati realizzati almeno tre gol».
«Per la prima volta il Fraud Detection System ha fornito le prove definitive – commenta Andreas Krannich, managing director degli Integrity Services di Sportradar Un successo per il quale non bastava un semplice rapporto sui flussi di gioco, ma occorreva anche un approccio qualitativo e quantitativo sui dati».
Gli errori dell’arbitro Lamptey hanno spinto la Fifa ad annullare il risultato di Sudafrica-Senegal del 12 novembre 2016, finita 2-1. Quel giorno il punteggio si sbloccò al 43’ del primo tempo, quando il direttore di gara concesse un rigore al Sudafrica per un fallo di mano inesistente di Koulibaly (che invece aveva toccato la palla con il ginocchio).
Pochi minuti dopo, l’arbitro non fermò l’azione del Sudafrica, partita “in anticipo” dopo una punizione concessa dall’arbitro. Era il 45’ e i Bafana Bafana siglarono il 2-0, mentre il Senegal accorciò le distanze al 75’.
Le analisi di Sportradar appurarono che le decisioni dell’arbitro in occasione dei primi due gol avevano indirizzato la partita verso l’Over 2,5 (almeno tre reti complessive nell’incontro), scommessa su cui si concentrò l’attenzione degli analisti.
Durante il processo, la società spiegò l’anomalia rilevata: visto lo 0-0 su cui si era mantenuta la partita per quasi tutto il primo tempo, la quota sull’Over 2,5 avrebbe dovuto salire costantemente.
A fronte delle giocate, l’offerta dei bookmaker era invece rimasta stabile, un andamento ritenuto «molto irrazionale»: in teoria, con il procedere dei minuti, la possibilità di passare dallo 0-0 ad almeno tre gol si riduce e la quota si alza. In questo caso, vista la quantità di giocate sull’Over, la situazione era rimasta costante fino al rigore assegnato al 43’, quando il flusso anomalo si era interrotto.
I dati presentati nel corso dell’inchiesta hanno infine convinto la Fifa a ripetere la sfida. La nuova partita è stata disputata a novembre 2017 e il Senegal ha ottenuto la sua rivincita, battendo per 2-0 gli avversari.
Tre punti decisivi che hanno permesso ai Leoni di consolidare il primo posto nel gruppo D e poi di qualificarsi a Russia 2018.
La Redazione