ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Tar Puglia conferma il commissariamento di M. Slot

Il Tar Puglia ha confermato l’interdittiva antimafia e il commissariamento della M.Slot srl, società operante nel settore delle slot e delle vlt con sede a Racale, in provincia di Lecce, legata ai “re delle slot” Pasquale e Saverio De Lorenzis. È quanto si legge nelle sentenze che respingono i ricorsi presentati dagli ex titolari della società e il trust PA.SA.MA, a cui era stato intestato l’intero capitale sociale di M.Slot in seguito al primo commissariamento, nel 2014, per il rischio di infiltrazione mafiosa. Il rinnovato assetto proprietario della società – riporta Agipronews –  non aveva convinto il Prefetto di Lecce – che a giugno 2017 aveva disposto su richiesta dell’Autorità Anticorruzione la nuova amministrazione straordinaria della M.Slot – né ha convinto i giudici del Tar.

«La Prefettura – scrive il Collegio di Lecce – ha emesso l’impugnato provvedimento sulla base di plurime motivazioni», tra cui la «non discontinuità con il passato» per quanto riguarda la gestione la società. La M.Slot, cioè, è rimasta «sostanzialmente condizionata dalla pregressa proprietà» e non ha raggiunto «un sufficiente grado di autonomia organizzativa e imprenditoriale».

Una situazione aggravata dai recenti sviluppi giudiziari dei fratelli De Lorenzis, nei cui confronti il Gip del Tribunale di Lecce ha disposto ad aprile 2017 il giudizio per associazione di stampo mafioso. Un rilevante quadro indiziario che per il Tar legittima il provvedimento del Prefetto, «essendo del tutto coerente che una interdittiva antimafia colpisca chi sia imputato (non rileva in questa sede indagare se a torto o a ragione) di associazione a delinquere di stampo mafioso».

Scritto da: Antonio Bagelloni

[contact-form][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”true” /][contact-field label=”Email” type=”email” required=”true” /][contact-field label=”Sito web” type=”url” /][contact-field label=”Messaggio” type=”textarea” /][/contact-form]

Condividi

Articoli correlati

Video