Il M5S chiedeva di finanziare gli interventi a favore delle terre alluvionate tassando gli extraprofitti di industrie farmaceutiche e assicurative. La maggioranza ha scelto di finanziarli con il gioco d’azzardo. Così è stato approvato il decreto Alluvioni per fronteggiare l’emergenza in Emilia Romagna in seguito agli alluvioni di maggio. Il decreto prevede all’articolo 21 che nell’anno 2023, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli istituisca estrazioni settimanali aggiuntive del gioco del Lotto e del gioco del Superenalotto per reperire entrate da destinare al Fondo per le emergenze nazionali per finanziare interventi a favore delle popolazioni dei territori colpiti dalle alluvioni di maggio.
Respinto alla Camera, con 184 voti contrari, l’odg del Movimento 5 Stelle a firma Quartini, Marianna Ricciardi, Di Lauro e Sportiello nel quale si chiedeva al Governo “di impegnarsi a finanziare qualsiasi misura volta alla ricostruzione e al ripristino della situazione pre-emergenziale attraverso una tassazione straordinaria sugli extraprofitti delle imprese di assicurazione e farmaceutiche, evitando quindi misure dannose per i cittadini e per la loro salute e astenendosi dall’alimentare i disturbi e le patologie correlate al gioco”.
“Trovo decisamente imbarazzante – ha commentato l’on. Andrea Quartini – il fatto che si sia deciso di finanziare territori martoriati da questa alluvione, come quelli dell’Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche, facendo cassa sull’induzione all’azzardo. Credo sia l’ennesimo errore, l’abbiamo sottolineato anche nel decreto fiscale che stiamo facendo, senza pensare alle conseguenze che l’induzione all’azzardo genera. L’abbiamo detto in tutte le salse: il costo dell’azzardo non riesce assolutamente a far pari con la cassa che lo Stato riesce a ottenere sfruttando questa possibilità. Per quale motivo si continua a ripercorrere le stesse strade? L’abbiamo visto in Abruzzo dove abbiamo indotto all’azzardo; è una delle terre più martoriate in termini di conseguenze di azzardo. Con questo ordine del giorno invitiamo la maggioranza a ipotizzare, una volta per tutte, di tassare gli extraprofitti, non di far cassa sull’azzardo, non di far cassa sui musei, sulla cultura, la quale deve essere distribuita gratuitamente, non aumentando il biglietto di accesso ai musei e i cittadini devono essere tutelati e protetti. Allora, ci sono le assicurazioni che hanno fatto soldi a palate, ci sono le banche che recentemente hanno fatto soldi a palate, ci sono i produttori di armi che hanno fatto soldi a palate: li vogliamo tassare questi extraprofitti oppure no? Volete prendere la decisione di non fare gli zerbini con i potenti e i carnefici sempre con i deboli?”.
La Redazione