“Il Prof. Alberto Firenze, non risulta indagato nell’indagine che ha riguardato il presunto re delle scommesse Bacchi”
Lo dice l’avvocato Nino Caleca, difensore di Firenze ex Presidente dell’Ersu e stretto collaboratore del Sottosegretario Davide Faraone.
Firenze è stato tirato in ballo da alcune intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere il ‘re’ delle sale giochi e altre 30 persone nella giornata di ieri ma non risulta iscritto nel registro degli indagati.
“Sono sgomento per l’accostamento della mia persona a soggetti ed ambienti che sono lontani anni luce dalla mia formazione ideale e dalla mia storia personale e familiare – dice Firenze.
Ho soltanto avuto sporadici contatti con soggetti conosciuti, per caso, nell’ambito della mia collaborazione politica, svolta a livello di hobby, all’interno della segreteria territoriale del Pd di Palermo, così com’è accaduto con altre migliaia di sostenitori del Pd.
Per il resto non posso che mostrare compiacimento per l’operato della magistratura per quanto svolto in merito a fenomeni incresciosi che colpiscono da troppi anni il tessuto economico e sociale del nostro territorio”.
Ma Firenze risponde per le rime anche agli attacchi politici ma che sono stati lanciati dopo la diffusione dell’errata notizia su una indagine a suo carico “Si assiste in queste ore – continua – ad un ignobile spettacolo di candidati vecchi e nuovi che per miserabili calcoli di natura elettorale non esitano a lanciarsi in accuse spregiudicate delle quali risponderanno in sede giudiziaria”.
L’ex presidente dell’ersu è pronto a querelare tanto politico quanto giornali e giornalisti “Ho comunque già dato mandato ai miei legali per agire nei confronti di chi si è reso responsabile di condotte diffamatorie – conclude – che denigrano e deformano la mia identità personale e professionale, la cui portata viene esasperata dalla suggestione dell’attuale momento elettorale”.
La Redazione