ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Tribunale Austria: le figurine virtuali di Fifa Ultimate Team considerate lootbox. Sony paga

Arriva dall’Austria, precisamente dal Tribunale distrettuale di Hermagor in Carinzia, lo strano caso delle figurine virtuali considerate gioco d’azzardo. Il giudice infatti avrebbe classificato i pacchetti di Fifa Ultimate Team come lootbox (scatole dal contenuto ignoto) paragonabile al gioco d’azzardo. I pacchetti prevedono di costruire la propria squadra del cuore sulla base di microtransazioni, vale a dire acquisti in game, di figurine di calciatori virtuali. Attività questa considerata pericolosa dal Tribunale austriaco perchè  i giocatori contenuti nei pacchetti FUT possono essere ceduti sul mercato secondario a scopo di lucro. Il ricorso infatti non era contro Electronic Arts, che ha sviluppato e prodotto il gioco, ma, poichè l’acquisto era stato completato su PlayStation, la responsabile dello store, la giapponese Sony Interactive Entertainment è stata individuata quale parte contraente del transato. Il colosso nipponico, fa sapere GamesMarkt , pur potendo presentare ricorso, ha preferito soprassedere: “Il rappresentante dell’imputato non ha fatto ricorso”, ha dichiarato Gernot Kugi, giudice del Tribunale Regionale e vice portavoce dei media. Ora, insomma, “la sentenza del BG Hermagor è legalmente vincolante dal 3 aprile 2023”. La sentenza non è stata pubblicata, si sa solo che Sony dovrà restituire alla parte attrice i 336,26 euro spesi per l’acquisto delle figurine FUT individuate come Lootbox. Una cifra esigua per il colosso dell’intrattenimento ma il caso rischia di diventare un pericoloso precedente. Soltanto in Austria, secondo quanto riferito dalla stampa locale, diverse centinaia di altri potenziali querelanti con casi simili si sarebbero già fatti avanti. Naturalmente, quanto statuito col passaggio in giudicato dal Tribunale distrettuale di Hermagor non ha alcun valore vincolante né in Austria, né tanto meno presso le altre Corti europee. Ma è indicativo del rischio che simili microtransazioni in game comportano, sia per gli sviluppatori sia per i proprietari della piattaforma sulla quale avviene la transazione.

Condividi

Articoli correlati

Video