Nessun alert relativo a comportamenti sospetti e tentativi di manipolazione delle partite o altre minacce simili nelle 64 partite della Coppa del Mondo femminile giocate in Australia e Nuova Zelanda. E’ quanto emerso dalla valutazione della task force sull’Integrità della Fifa. Incaricato di monitorare la concorrenza e tutte le attività di gioco d’azzardo connesse, non sono stati segnalati. L’organismo di vigilanza sull’integrità delle scommesse si è avvalso della collaborazione dell’FBI, l’INTERPOL, Sport Integrity Australia e della polizia neozelandese. La FIFA ha spiegato di aver utilizzato un ‘approccio centralizzato’ per analizzare tutti i dati raccolti dai rapporti di monitoraggio delle scommesse, inclusa la sorveglianza delle sedi fisiche, al fine di trarre le conclusioni finali. “Lo sforzo di collaborazione tra la FIFA e le principali parti interessate internazionali nel campo dell’integrità sportiva ha assicurato una risposta esperta, coordinata e tempestiva, con ciascuna parte interessata partecipante che ha contribuito con la propria competenza specifica (investigativa e/o tecnica) durante tutto il torneo”, ha affermato la FIFA nella sua valutazione. La task force dell’organismo calcistico è stata creata per la prima volta prima delle finali della Coppa del Mondo femminile FIFA 2019 e, insieme a varie parti interessate all’integrità, da allora ha mostrato sforzi dedicati per reprimere tutte le attività di gioco illegali legate all’evento.
La Redazione