A Riccione si parlerà di gioco d’azzardo al femminile nell’incontro rivolto alla cittadinanza dal titolo “L’azzardo si veste di rosa: gioco d’azzardo e sfumature di genere” di giovedì 9 marzo. “Non possono vincere i sensi di colpa e vergogna delle donne che giocano d’azzardo. A vincere deve invece essere la capacità di chiedere aiuto quando ne hanno il bisogno. Purtroppo, al contrario, molte donne tendono a chiudersi nel loro silenzio. Per queste ragioni dobbiamo parlarne tanto, oltre a mettere a disposizione delle donne gli strumenti necessari affinché abbiano la possibilità concreta di chiedere aiuto”. Così l’assessora alla Politiche sociali Marina Zoffoli. “Le donne che giocano d’azzardo subiscono degli stigmi sociali più forti. Il forte senso di colpa verso la famiglia e il senso di vergogna le rendono più fragili e meno inclini a chiedere aiuto. E anche quando sono compagne, madri, mogli di giocatori d’azzardo finiscono per essere maggiormente esposte a rischi, primo fra tutti la violenza economica, oltre a quella psicologica e, nei casi più gravi, anche quella fisica. Si rende necessario – aggiunge la Zoffoli – intervenire fin dai primi segnali per evitare che il gioco problematico si evolva in dipendenza, con conseguenti perdite economiche, peggioramento delle condizioni psico-fisiche della persona coinvolta, difficoltà lavorative e, talvolta, con problemi legati alla giustizia. Questo incontro si propone come momento di approfondimento e scambio di opinioni sul fenomeno del gioco d’azzardo con un focus sul gioco al femminile, sia come forma di dipendenza che colpisce anche le donne, sia come sofferenza legata al gioco compulsivo di un familiare giocatore. Si offrirà inoltre una panoramica dei servizi gratuiti promossi sul Distretto dall’Uoc (Unità operativa complessa) Dipendenze Patologiche diretta da Teo Vignoli, in collaborazione con il Distretto di Riccione.
La Redazione