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Ministero Salute contro GAP, ecco il piano

Il Ministero della Salute ha confezionato un poliedrico piano, vero e proprio Testo unico, destinato a unificare la corposa e spesso contraddittoria normativa che disciplina il gioco pubblico lecito. Le aree di intervento sono molte e eterogenee, tutte orientate verso la riabilitazione, la cura e la prevenzione in supporto ai soggetti preda della dilagante patologia. Nelle 92 pagine sotto la voce ”Linee d’azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico”, vengono condensati consigli, modalità, norme, propositi.

Sale giochi responsabilizzate 

L’utente delle sale scommesse e giochi deve essere guidato nella consapevolezza circa i danni che potrebbero insorgere dal non corretto approccio a macchine e slot. Gestori e operatori dovranno essere opportunamente formati per una immediata analisi e catalogazione dei giocatori come potenziali soggetti a rischio. I messaggi di dissuasione andranno dosati tanto da evitare una eccessiva invasività spesso destinata a ottenere un effetto contrario. Una buona prevenzione è alla base di un efficace contrasto alle dipendenze.

Norme e sanzioni speciali

Spesso le violazioni in presenza di gioco abusivo o irregolare descrivono uno sconfinamento in territorio penale e tributario. Diventa necessaria quindi l’individuazione di sanzioni anche accessorie alle quali dovranno soggiacere coloro che evadono le imposte sui giochi. Sequestro e confisca di macchine e attrezzature informatiche finalizzate alla raccolta delle giocate, potranno essere poste in essere anche in fase preventiva.

Tasse e limiti

Ridurre la quantità di denaro da elargire in vincite, anche attraverso una diversa tassazione, contribuirebbe a prevenire l’aumento di giocatori patologici. Con le dovute cautele però. Vincere meno ma più frequentemente, potrebbe tradursi in un maggiore stazionamento presso i siti adibiti al gioco vanificando di fatto i presupposti alla base del provvedimento. Lo Stato dovrà quindi valutare con molta attenzione la percentuale massima di vincite da assegnare ai gestori delle sale giochi e scommesse. Il tutto all’insegna di una gradualità tale da consentire una stabilizzazione priva di sussulti che transiterebbe inevitabilmente la platea dei giocatori verso i canali illegali.

Sanità pubblica e terapie

Previsto un corridoio apposito per la diagnosi e cura dei soggetti a contatto con il gioco patologico. Nuove strategie e strumenti di approccio, dalle terapie di gruppo al trattamento residenziale o semiresidenziale da avvicinare a quello prettamente ambulatoriale, in modo da instaurare un proficuo rapporto relazionale con soggetti egualmente problematici. L’ambiente asettico e privo di richiami espliciti al gioco, non può che stimolare un percorso verso la lucida percezione delle problematiche connesse alla eccessiva esposizione alle scommesse e al rischio.Opportune verifiche circa la bontà dei percorsi intrapresi daranno in tempo reale i dati indispensabili per correggere il tiro e personalizzare gli interventi.

Scritto da: Giancarlo Portagliatti

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