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Stop pubblicità dei giochi, Stanleybet: “Valuteremo un’azione contro lo Stato”

«Sono a favore di un blocco sul vero gioco d’azzardo. Lo stop alla pubblicità varato dal Governo mi sembra una misura contraddittoria, con una gara per 200 operatori online ancora in corso. Cosa dirà Aams al riguardo? E soprattutto: i nuovi entrati come comunicheranno i loro prodotti al mercato?». È quanto dichiara ad Agipronews Giovanni Garrisi, Ceo di Stanleybet a margine del WGES in corso a Barcellona.

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Il blocco a pubblicità e sponsorizzazioni dei giochi sarà tra poco in vigore. È possibile prevedere una presa di posizione degli operatori?

«Per quanto riguarda Stanley, non c’è dubbio che, se le cose non cambiano, valuteremo un’azione contro lo Stato. Non parteciperemo però ad azioni comuni, conosciamo bene la situazione ma siamo in una posizione particolare e non vogliamo condividerla con altri. Sappiamo in ogni caso come muoverci per ottenere il risarcimento».

Il Governo sembra contro il settore giochi. Regolare o restringere: quale la strada giusta?

«Bisogna dividere il Gaming in giochi di azzardo e giochi da intrattenimento. Slot machine e lotterie istantanee sono azzardo puro, ad esempio, il resto ha a che fare con l’abilità. Spero che nel corso della discussione per la conversione del Decreto Dignità si riesca a delineare questa differenza e, infine, che il tema giochi non sia utilizzato per far saltare il Governo».

Come stanno andando i Mondiali?

«Tra alti e bassi, ma è soddisfacente che i giocatori abbiano un effettivo ritorno dalle giocate. Si conferma la natura non ludopatica delle scommesse, i consumatori si stanno godendo appieno l’evento».

/Fonte: Agipronews, A. Bargelloni

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