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Risposta e considerazioni al “Giurista” Giovanni Garrisi

 Cifone (Sofbet24) vs Garrisi (Stanleybet)

Dopo la lettera aperta di Giovanni Garrisi, Executive Chairman di Stanleybet, a Ugo Cifone, e la seguente lettera di risposta del responsabile della comunicazione di Sofbet24, alla quale ha ribattuto Garrisi, arriva la nuova risposta di Cifone: “Caro Giovanni (Garrisi ndr) sicuramente non sarò un Giurista ma non mi sembra che Tu sia Carnelutti anzi sembri più un Azzecca-garbugli. Se le mie tesi siano prive di fondamento lasciamo che siano gli esperti del diritto a dirlo ma non posso accettarlo da te come “dictum”, posso considerarla solo una tua opinione.

Quanto all’imposta unica non mi sembra che la tua tesi sia stata corroborata dalla Giurisprudenza Tributaria. Sostieni che Tu come Stanley non sei tenuto a pagare l’imposta unica, ma tanto cosa ti interessa, alla fine le conseguenze del mancato pagamento dell’imposta rimarranno a carico dei titolari dei centri affiliati al tuo brand. Le cartelle esattoriali non arriveranno a creare scombussolamenti nel tuo Eldorado. Sono i Book che devono pagare l’imposta unica per i centri proprio perché come tu dici non sono in grado di farlo (capacità contributiva).

Diversi titolari di ctd affiliati a diversi book ma tanti ex affiliati al Tuo brand, si sono rivolti all’Acogi per l’impugnazione delle cartelle esattoriali riguardanti l’imposta unica, visto che gli è stata negata anche l’assistenza legale. Io non sono un book altrimenti mi sarei gravato del pagamento delle imposte a differenza di qualche altro!!! Ti ribadisco che io non intervengo per convincere i centri ad affiliarsi con questo e/o altro book ma cerco di dare le giuste informazioni lasciando ai lettori di valutare. Il tuo humor inglese si esalta quando parli con me? Io invece rido di gusto alle tue dichiarazioni soprattutto perché continui ad aggrapparti alla mia sentenza per fare proclami ed elevarti a soggetto che può giudicare questi o quelli, quando sei il primo che dovrebbe farsi un esame obiettivo.

Meglio aver un cuore grande che non averlo affatto! Per finire devo informarti che l’Acogi non ha vissuto alcuna peripezia e che insieme al sottoscritto, quale esperto del settore, è membro permanente di un tavolo tecnico presso il Parlamento, non penso che tu ne faccia parte pur se ritieni di essere un nuovo Carnelutti. Buona Vita”.

Risposta di Giovanni Garrisi (Stanleybet) a Ugo Cifone (Softbet24)

15/09/2017 17:12

“Ugo, La tua tesi e’ priva di fondamento. E’ per questo che restare sul pezzo mi sembrava inutile. Che figura ci faccio: mi metto a discutere con te di argomenti giuridici, per di piu’ di tale inconsistenza? Ti basi su ragionamenti circolari, speranze, presupponenza giuridica, tenti la cattiva copia di altri operatori, in posizione ben diversa. Ma a beneficio di chi ci legge, qualcosa vale la pena di dire. Ci sono esempi di operatori CTD che hanno pagato l’imposta unica e non se la sono vista riconoscere. Segno che non era un’imposta ma una ‘sanzione’. Una sanzione per il fatto di essere un CTD. Al momento della sanatoria si sono perfino scordati che poteva ben esistere qualcuno che, in buona fede, l’aveva pagata. La sanzione e’ stata poi cambiata a livelli tali che, qualora si trattasse di una tassa, sarebbe contraddetto il principio costituzionale della ‘capacita contributiva’. Insomma il CTD tutti quei soldi neanche li guadagna, figurati se puo’ pagarli di tasse”. Così Giovanni Garrisi, Executive Chairman di Stanleybet, risponde in una lettera a Ugo Cifone, responsabile della comunicazione di Sofbet24. “Ecco un tipico ragionamento circolare: dichiari di voler convincere dei CTD a pagare un imposta-sanzione che non hanno nessuna capacita’ di poter affrontare. La pagherai tu? Pensi gia’ che al di la delle dichiarazioni non sara’ poi pagata? Pensi di poter sfidare lo Stato Italiano? Basare su tale ‘imposta’ (sanzione) la presunzione, unita al comma 644 Legge di stabilita’ 2015, di essere divenuto regolare, malgrado la mancanza di qualsiasi appiglio discriminatorio, dimostra solo incapacita’ strategica, nel migliore dei casi, e mancanza di rispetto per l’autorita’ dello Stato, nel peggiore. Ma lo Stato ha gia’ dimostrato, attraverso i suoi uomini migliori, di saper reagire e non credo proprio che ci siano vie d’uscita ad una tesi, scusami, cosi bizzarra. Si, e’ vero. Ho forse sviluppato in Inghilterra un notevole senso dell’umorismo, che si esalta quando parlo con te. Che, bisogna dirlo, hai un grande cuore. Conosciamo bene le peripezie della Onlus Acogi ‘a difesa dei centri’. Le conoscono anche i centri”.

Lo Staff: CifoneNews

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