“La casa da gioco deve riaprire perché l’economia del paese si fonda quasi esclusivamente sul casinò”. Si parla ancora di Campione e a farlo questa volta è il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, esponente della Lega. La prossima settimana sarà votato l’emendamento ‘salva Campione’ e al governo si susseguono botta e risposta. Al pentastellato Giovanni Currò, che nelle scorse ore ha ripetuto “l’intesa c’è” risponde, seppure indirettamente, Candiani. “L’emendamento ha subito alterne vicende – dice – Siamo pronti a trasferire 5 milioni di euro l’anno a Campione, ma quello che ci preme è assicurare che questi soldi siano finalizzati in modo esplicito a far funzionare il Comune e quindi a garantire i servizi ai cittadini. Destiniamo le risorse esclusivamente al municipio, perché possa svolgere i suoi compiti in favore dei residenti”.
Il sottosegretario leghista riferendosi al casinò ha sottolineato: “La casa da gioco deve riaprire perché l’economia del paese si fonda quasi esclusivamente sul casinò. Vogliamo però che si riparta con caratteristiche che possano proteggere la casa da gioco da conseguenze legate a una cattiva gestione, come quelle che hanno portato al fallimento e alla drammatica situazione attuale. Il nostro obiettivo – aggiunge Candiani – è privilegiare una soluzione che mantenga la società di gestione in mano totalmente pubblica, ma escludendo il Comune. Dal commissario attendiamo una proposta di piano industriale con una soluzione che sia sostenibile a livello economico e finanziario. Auspico la collaborazione di tutti i soggetti politici del territorio per riattivarne la funzione”.
La Redazione