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AGCOM sanziona i grandi big del web per violazioni del divieto di pubblicità del gioco

Google, Youtube, Facebook, i grandi big del web sanzionati da AGCOM per violazioni del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo e delle scommesse.

Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, che controlla Facebook e Instagram, è ritenuta colpevole di non aver previsto, nel caso specifico del mercato italiano, un controllo né una qualche restrizione relativamente alla pubblicità di giochi con premi in denaro.  Questo significa che chiunque su Facebook (in particolare i clienti business) è nella possibilità di promuovere beni e servizi a pagamento, anche attraverso la targetizzazione (che consente di profilare gli utenti del social e di inviare loro messaggi pubblicitari, mirati in base alle preferenze di navigazione del singolo utente Facebook). Oltre a pagare la sanzione amministrativa di 750.000€, Meta dovrà ora impedire ai propri clienti di diffondere e caricare contenuti che violino il decreto 87/2018, convertito dalla legge 96 del 2018. L’importanza di questo provvedimento, arrivato nel corso del gennaio di quest’anno, sta nel fatto che si tratta del primo che l’Autorità emana nei confronti di un social media per violazione del c.d. decreto Dignità.

Stesso destino aveva avuto, nell’agosto del 2022, Google, attraverso la sua controllata YouTube, portale di diffusione di video online.  In questo caso, l’intervento di AGCOM è stato ancora più pesante ed esemplare: sono due le società colpite dalle sanzioni: la già citata YouTube e Top Ads, cui viene delegata la gestione delle pubblicità sul portale di video sharing, attraverso i canali Spike (società terza che agisce in partnership con le prime due). Il comportamento illecito è ancora una volta quello di promozione (vietata per legge, secondo l’art 9 decreto 87/2018) di pubblicità di giochi con vincite in denaro; la sanzione è di 1,450 milioni di Euro per Google e di 750.000 Euro per Top Ads.

L’ammenda, nel caso di Google, è particolarmente elevata, in quanto la società, cui fanno capo il motore di ricerca più utilizzato al mondo e il social media Facebook, ad ottobre era stata multata per 100 mila euro per aver diffuso a pagamento link verso landing page collegate direttamente a siti di fornitura di giochi d’azzardo e con premi in denaro. Non è tutto: alla sanzione pecuniaria, AGCOM ha aggiunto anche l’imposizione di rimuovere entro sette giorni (in termini tecnici si parla di notice & take down) oltre 600 contenuti illeciti e di inibire (notice & stay down) la diffusione e il caricamento di ulteriori video che abbiano analoghi contenuti illeciti.  Per riassumere, le pubblicità che contrastino con quanto stabilito dal decreto Dignità vengono eliminate (quelle ancora presenti) e bloccate (quelle future).

Insomma, AGCOM si è così mossa in linea con quanto stabilito di recente dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. (https://www.globalist.it/senza-categoria/2023/04/04/le-sanzioni-agcom-contro-i-big-del-web-per-pubblicita-al-gioco-dazzardo/)

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