ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Arrestata funzionaria Riscossione Sicilia: intascava denaro e giocava online

Peculato e autoreciclaggio. Sono queste le accuse alla funzionaria di Riscossione Sicilia addetta alle rateizzazioni e alle rottamazioni, arrestata dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria guidati dal colonnello Gianluca Angelini. A fine febbraio, era stata sospesa dal servizio perché prometteva grandi agevolazioni per il pagamento delle cartelle esattoriali: si faceva consegnare il denaro, ma poi non lo versava. L’interdizione per un anno non l’aveva fermata. Come riporta La Repubblica (https://palermo.repubblica.it/cronaca/2020/03/07/news/_prometteva_sconti_e_rate_sulle_cartelle_esattoriali_arrestata_una_funzionaria_di_riscossione_sicilia-250482584/) “Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Chiara Capoluongo, hanno svelato un grande imbroglio: fra il 2017 e il 2019, la funzionaria si sarebbe fatta consegnare da diversi contribuenti ingenti somme di denaro con la promessa di chiudere una volta e per tutte le pendenze con Riscossione Sicilia.  Gli inquirenti parlano di “contribuenti in buona fede” finiti nella rete della funzionaria. Fra le vittime, una congregazione religiosa e una cooperativa che gestisce una comunità alloggio per donne vittime di violenza e maltrattamenti. I soldi consegnati dai malcapitati finivano poi in conti di gioco e scommesse online, da qui l’accusa di autoriclaggio. Gli investigatori del Gruppo tutela spesa pubblica hanno scoperto anche altre vittime, ora sono sette. La funzionaria infedele, indagata per peculato e autoriciclaggio, si sarebbe impossessata di 200 mila euro, 163 mila le erano state già sequestrate”.
Ad aggravare la posizione dell’indagata è l’aver mostrato “insofferenza e noncuranza al rispetto della legge – ha scritto il gip nel nuovo provvedimento  chiesto dalla procura – perseverando nella condotta illecita nonostante il trasferimento ad altri uffici, la sospensione dal servizio e della conoscenza del procedimento penale a suo carico, circostanze che fondano una prognosi negativa sul futuro comportamento dell’indagata e sulla sua capacità, in futuro, di autocontrollo”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video