Sandro Tonali dovrà restare fuori dal campo di gioco per 10 mesi, integrati con 8 mesi di pene alternative, che scatteranno dopo il rientro in attività del giocatore ex Milan e oggi in forza al Newcastle. E’ quanto patteggiato dai legali del 23enne centrocampista con la procura federale. La decisione ricalca dunque lo schema punitivo adottato per Nicolò Fagioli, lo juventino che per primo aveva deciso di confessare dopo essere stato inserito tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta torinese sull’attività di betting di 3 piattaforme online illegali, squalificato per 7 mesi più 5 di pene alternative. Pene alternative che nel caso dell’ex milanista saranno svolte in Italia e si configureranno nell’adesione a un piano terapeutico anti ludopatia e nella disponibilità a 16 incontri “in presenza” organizzati dalla Federcalcio nel nostro paese. Il prossimo passo è quello della procura generale dello Sport che dovrà approvare l’intesa presso il Coni prima del passaggio all’Uefa per l’estensione internazionale del provvedimento. Tonali perderà così tutta la stagione con il suo Newcastle, peraltro ieri battuto in casa dall’Atletico Madrid e soprattutto non potrà essere disponibile per il prossimo Europeo, ammesso che l’Italia si qualifichi. Nell’ambito dell’inchiesta sul betting pirata resta così in attesa di giudizio il solo Nicolò Zaniolo, unico dei tre indagati ad aver sempre negato di aver puntato sul calcio ma solo di aver giocato a poker e blackjack. L’attaccante ex giallorosso oggi in forza all’Aston Villa sarà sentito dagli inquirenti oggi per un confronto con quanto è stato analizzato su pc, tablet e smartphone sequestrati.
La Redazione