Firmato protocollo d’intesa tra la Direzione investigativa antimafia e il Politecnico di Torino. Il direttore della Dia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Maurizio Vallone e il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, hanno stipulato un accordo per lo svolgimento di attività congiunte di ricerca, studio e formazione che si concretizzeranno anche attraverso la possibilità, per il personale della DIA, di frequentare specifici insegnamenti dei corsi di studio del Politecnico. L’accordo, in particolare, prevede mirate forme di collaborazione tra le due istituzioni in materia di cybersecurity, crittografia, crittoanalisi, tecnologia blockchain e criptovalute anche al fine di incrementare le conoscenze e le competenze degli operatori della Direzione investigativa antimafia in tali ambiti per fronteggiare, con sempre maggiore efficacia, le nuove modalità adottate dalla criminalità organizzata per insinuarsi nel tessuto economico-sociale, nonché realizzare mirate strategie ed attività di prevenzione e contrasto a tutela della legalità.
Al fine di rendere produttiva la collaborazione, la DIA si rende disponibile, previo assenso delle autorità giudiziarie, a fornire casi investigativi anonimizzati per finalità di studio e ricerca in materia di crittoanalisi, tecnologia blockchain e criptovalute; il Politecnico, da parte sua, prevederà la possibilità di ammettere a specifici insegnamenti dei propri corsi di Studio il personale della DIA, che potrà essere iscritto a titolo gratuito fino a un massimo di 5 insegnamenti per ciascun anno di vigenza del Protocollo firmato.
Gli ambiti di collaborazione, si legge nell’accordo, potranno essere comunque integrati durante il periodo di validità per specifiche esigenze che potranno manifestarsi e, al termine dei percorsi formativi condivisi, verranno rilasciati ai partecipanti attestati di frequenza ai corsi, nel rispetto dei regolamenti didattici interni dell’Ateneo.
L’attuazione dell’accordo prevede l’indicazione di due soggetti referenti, uno per ciascuna istituzione coinvolta: per la Direzione Investigativa Antimafia, il referente individuato è il Vice Direttore Operativo, Nicola Altiero; per il Politecnico, il Vice Rettore per la Ricerca, il professor Matteo Sonza Reorda.
L’intesa tra la DIA e l’Ateneo rappresenta un passo importante nel rafforzamento della risposta delle Istituzioni al fenomeno mafioso: il lavoro di sinergia tra i due Enti è infatti finalizzato a migliorare l’efficacia delle attività di analisi strategica della Direzione Investigativa Antimafia, attraverso l’apprendimento di strumenti e competenze per l’identificazione dei fenomeni criminali, l’individuazione dei settori a rischio di riciclaggio, la prevenzione amministrativa antimafia attraverso il contrasto all’infiltrazione mafiosa negli appalti, e l’esercizio dei poteri di accesso e di richiesta di dati e notizie presso enti e soggetti privati.
È stato più volte sottolineato durante l’incontro che questo con il Politecnico è un primo test che la Direzione Investigativa intende valutare e replicare con altri atenei, in modo da creare una vera e propria rete di competenze e di percorsi formativi che potranno poi essere riconosciuti formalmente anche dal Ministero dell’Università.
