I più famosi casinò di Las Vegas messi in ginocchio da un gruppo di giovanissimi hackers. Si fanno chiamare Scattered Spider coloro che sono riusciti a mandare in tilt Las Vegas. Secondo l’Fbi e i tecnici di sicurezza informatica che stanno indagando sulla vicenda, il gruppo sarebbe composto da giovani hackers statunitensi e britannici di età compresa fra i 19 e i 22 anni. Secondo quanto riporta la stampa oltreoceano ragazzi, esperti di quello che si definisce Social Engineering, sono riusciti ad aggirare molti sistemi di sicurezza con phishing via SMS e Telegram, SIM swapping e altre tecniche per fingersi addetti dei casinò e reperire gli accessi. Gli Scattered Spider così sono entrati nella rete dei casinò, mandando in tilt le slot machine e i software di gestione degli hotel, causando mancati incassi ai casinò e disagi agli ospiti. Ma soprattutto gli hackers avrebbero chiesto un riscatto di 30 milioni di dollari per smettere con questo attacco e non divulgare i dati personali rubati dai registri virtuali dei casinò. Fra le vittime anche l’MGM e il Caesar’s Entertainment, due degli hotel casinò più grandi del mondo. A quanto pare il Caesar avrebbe addirittura accettato di pagare almeno una parte del riscatto.
MGM ha affermato di aver risolto quasi completamente la situazione, tuttavia sono molti gli utenti sui social a raccontare una situazione diversa, spiegando che in realtà molte delle apparecchiature del casinò, dalle slot machine ai sistemi di comunicazione, sono inutilizzabili da almeno quattro giorni. Ci sono problemi al check-in dell’albergo, non funzionano le carte elettroniche per accedere alle stanze, sono fuori uso i crediti di gioco gratuiti. Al momento, al MGM si è tornati alle classiche chiavi per aprire le porte delle camere e ai pagamenti in contanti.
La Redazione
