Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Roma 92 milioni di beni a una nota famiglia romana di costruttori, titolare di alcune società operanti nel settore delle costruzioni e degli appalti pubblici. Tra i beni sequestrati, una sala Bingo di tre piani dal valore di 4,5 milioni di euro nei pressi di piazza Bologna a Roma, liquidità per oltre 32 milioni di euro, depositate su conti correnti accesi anche presso banche svizzere, ville, appartamenti e automobili di lusso (tra cui una Ferrari e una Lamborghini) e una barca a vela a tre alberi del valore di circa 4,5 milioni di euro. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina hanno permesso di ricostruire l’assoluta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati dai proposti e dai loro familiari. Tra loro emerge, per spessore criminale, il padre coinvolto nel 2012 in una vicenda di corruzione dell’allora Presidente della Repubblica di Panama e colpito, nel mese di aprile di quest’anno, da un’ulteriore misura cautelare per riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
La confisca, eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha ad oggetto il capitale sociale e il patrimonio di 21 società italiane ed estere, queste ultime aventi sede negli Stati Uniti, nel Principato di Monaco e in Portogallo, rapporti finanziari, beni mobili registrati e 43 immobili.
La Redazione