Ufficialmente risultava essere un centro ricreativo a Palagonia ma in realtà era un centro scommesse illegale. A scoprirlo la Guardia di Finanza di Caltagirone durante un controllo. Il presidente del finto circolo ora rischia una condanna fino ai tre anni di reclusione e una sanzione di 50 mila euro per il reato di esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommessa. Inoltre è stato segnalato alla competente Autorità amministrativa per non aver assolto agli obblighi, previsti dalla normativa antiriciclaggio, di identificazione degli scommettitori che hanno effettuato operazioni di gioco o vincite in denaro per importi pari o superiori a 2 mila euro.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il centro scommesse illegale operava mediante l’accesso online a siti di bookmaker esteri privi delle necessarie autorizzazioni. L’intervento ha portato al sequestro dei computer e delle apparecchiature utilizzate per l’accettazione e la stampa delle scommesse da banco e 1.420 euro. Le Fiamme Gialle hanno inoltre rinvenuto un cosiddetto totem, apparecchio illegale che, privo di autorizzazione e di connessione alla rete gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, impedisce il monitoraggio delle giocate ed il prelievo della relativa imposta. Per questo il presidente del circolo ricreativo, segnalato all’ADM, rischierebbe una sanzione amministrativa fino a 20 mila euro.
La Redazione