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Senato, ADM presenta simulazione con riduzione costi di concessione. “Comporterebbe la diminuzione delle entrate erariali”

Arriva da ADM la risposta alla Commissione finanze del Senato sulla proposta di ridurre i costi della concessione. L’Agenzia ha presentato la simulazione degli effetti finanziari e sul mercato di una riduzione a 2 milioni e mezzo e 3 milioni e mezzo del costo dell’una tantum. “Con l’eventuale riduzione dell’una tantum a 3,5 milioni di euro – si legge sul documento – il gettito complessivo resterebbe invariato solo se gli aggiudicatari fossero 100, ossia addirittura più degli attuali concessionari. Inoltre, qualora si riducesse l’una tantum a 3,5 milioni di euro, utilizzando la stessa metodologia di stima che prevede l’importo di 1 milione di euro quale limite di sufficiente remuneratività del margine, si ipotizza che possano partecipare alla gara 55 operatori. Un ulteriore ribasso dell’una tantum a 2,5 milioni fisserebbe il numero a 56.

La diminuzione dell’una tantum non determinerebbe, quindi, un significativo incremento del numero degli operatori interessati, ma, anzi, comporterebbe la diminuzione delle entrate erariali. Gli introiti potrebbero, infatti, quasi dimezzarsi (190 milioni circa) nel caso di una tantum a 3,5 milioni e diminuire di circa il 60 per cento (140 milioni circa), in caso di una tantum fissata a 2,5 milioni di euro.

Le valutazioni effettuate dall’Agenzia – si legge ancora – naturalmente, sono di tenore esclusivamente tecnico e si basano, da un lato, sui dati finanziari a disposizione e su valutazioni prospettiche del mercato e dell’andamento della raccolta, dall’altro, sulla necessità di gestire un mercato composto da operatori affidabili, in grado di offrire solidità finanziaria e di assolvere alle numerose richieste in termini di presidi antiriciclaggio e, soprattutto, di tutela della salute a cui fa esplicito riferimento il decreto delegato in materia di gioco on line”.

La Redazione

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