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Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Anche Cesena limita giochi

Anche Cesena si allinea al corposo progetto che sta portando il nostro paese a regolarizzare progressivamente il settore del gioco pubblico. Proprio martedì 27 giugno, la giunta comunale della città ha approvato la delibera recepita dal provvedimento adottato dalla Giunta regionale dell’Emilia Romagna in data 12 giugno.

Punti della delibera

La tutela delle fasce più deboli dalla subdola attrazione del gioco d’azzardo, debolezza che spesso conduce alla ludopatia, ha portato anche Cesena ad un distanziamento fra sale scommesse, sale giochi, slot machine, di almeno 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, identificati in scuole, centri di aggregazione giovanile, luoghi di culto. Il provvedimento non riguarderà solo le attività future, eserciterà le sue restrizioni anche su quelle preesistenti che dovranno giocoforza adeguarsi.

 L’Italia s’è desta

Come anticipato in precedenza, il nostro paese sta lentamente procedendo verso la normalizzazione di un compartimento da sempre ostico e difficile da contenere. Stiamo assistendo all’attuazione di regolamenti comunali più incisivi in termini di orario e distanza fra sale e obbiettivi sensibili. Il progetto di Cesena non si discosta da quanto in applicazione in altre realtà territoriali quali Napoli, Roma, Merate (Lc), Seregno (Mb), Emilia Romagna, Piazzola sul Brenta (Pd), Trento. Dinamiche simili, stessa volontà nel porre un argine al dilagante fenomeno della ludopatia. Come da prassi consolidata, non si sono fatti attendere i ricorsi di alcuni esercenti nei confronti del Comune di Cesena circa l’annullamento dell’ordinanza sugli orari di funzionamento degli apparecchi gioco-scommesse. Il Tar dell’Emilia Romagna ha definitivamente rigettato tali richieste.

 

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