L’inventore del World Wide Web si unisce al coro di chi non ama le criptovalute. Parlando alla CNBC, Tim Berners-Lee le ha definite “mera speculazione“, paragonandole alla bolla speculativa delle dot.com della fine degli anni ’90. Non solo, sarebbero “pericolose e paragonabili al gioco d’azzardo“.
“Le criptovalute – spiega Berners-Lee – possono essere utili per le rimesse, purché riconvertite in valuta fiat appena vengono ricevute. Per il resto sono solo pericolose”. Ma non è l’unico a pensarla così. Prima della crisi del settore, in tempi non sospetti già Bill Gates, ad esempio, si era esposto affermando che vengono utilizzate solo “per comperare fentanyl e altre droghe”, definendole “una tecnologia che ha causato morti in modo piuttosto diretto”.
Warren Buffett di Berkshire Hathaway parlò in passato di Bitcoin come di “veleno per topi al quadrato”; il suo socio Charlie Munger disse che “le criptovalute fanno sembrare sciocchi gli Stati Uniti perché la Cina è stata abbastanza intelligente da vietarle”. (https://www.hdblog.it/mercato/articoli/n566610/tim-berners-lee-criptovalute-pericolose/)
La Redazione