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Lettera corrispettivi, il Governo ci scommette

Si ha a volte la sensazione che il Governo del Cambiamento voglia un gioco “pro domo sua”: che voglia, quindi, cancellare il “vecchio gioco immorale” con le poche regole nazionali che racchiude e voglia, invece, lasciar libero di proseguire nel loro percorso prima la Lotteria Italia e, poi, la nuova Lotteria degli Scontrini (ribattezzata Lotteria dei Corrispettivi con un termine alquanto freddo e poco ricettivo), tenendo entrambe ben lontane dal divieto alla pubblicità dei giochi e delle scommesse contenuto nel famigerato Decreto Dignità che, a dire il vero, non è che la rappresenti molto.

Quindi, “a morte il gioco”, ma non quello statale ed intoccabile da qualsivoglia provvedimento proibizionistico: la Lotteria degli Scontrini, pardon dei corrispettivi, è in programma a partire dal 1° gennaio 2020. I vari Governi la stanno inseguendo da un po’ ed, ora, sembra pronta al “debutto nella società ludica”, ben sostenuta dal nuovo Governo Giallo-Verde che si applicherà senza dubbio per crearvi attorno l’infrastruttura ad hoc, prendendo forse spunto dal modello portoghese: di conseguenza, vi sarà l’obbligo di trasmissione telematica al Fisco dei relativi corrispettivi. E questo, però, sarà realizzabile solo se si riuscirà a passare alla “nuova era della fatturazione digitale” indipendentemente dalla “Lotteria dei Corrispettivi” (che brutto nome tra l’altro).

Per rinfrescare, poi, la memoria di coloro che sono “fanatici” delle lotterie di qualsiasi tipo si vuole ricordare che questa nuova Lotteria ripropone l’idea dell’estrazione a sorte, con premi naturalmente, per chi lascerà il negozio con lo scontrino in mano, a patto però che il cliente rilasci al negoziante il proprio codice fiscale per la necessaria registrazione e per “agguantare l’eventuale premio” messo in palio, che non sarà in ogni caso in danaro. Tale Lotteria, forse presente anche nei casino online, sarà possibile solo se il Fisco avrà a disposizione non solo il complessivo totale dei corrispettivi giornalieri, ma anche puntuali informazioni su ogni singola operazione: data, importo, modalità di pagamento ed il relativo codice fiscale del cliente/giocatore partecipante all’estrazione. Questi dati risultano indispensabili per consentire all’Amministrazione Finanziaria di realizzare le estrazioni a sorte.

Senza dimenticare che la partecipazione sarà riservata ai soli contribuenti residenti sull’italico territorio, che fanno acquisti fuori dall’esercizio di una qualsivoglia impresa o professione, e presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi: ultima precisazione, la Lotteria dei Corrispettivi è “campo” solo per maggiorenni, come dovrebbe essere per qualsiasi altro gioco. Ancora una volta si sottolinea che non sarà soggetta a qualsiasi divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo, trattandosi di un gioco direttamente offerto dallo Stato, come la Lotteria Italia. E qui non si vuole aggiungere altro perché qualcosa pure ci sarebbe. Ma tant’è!

Ma, mentre con una mano si fanno e promulgano divieti per il gioco, tranne che per le “proprie” Lotterie, dall’altra si fa anche riemergere il decreto del Ministero della Salute che stabilisce il contenuto del testo e le caratteristiche grafiche delle avvertenze relative ai rischi connessi al gioco d’azzardo da riportare sui tagliandi delle lotterie istantanee, come gli amatissimi Gratta e Vinci. Questo come deterrente per coloro che rincorrono questa tipo di lotteria istantanea, particolarmente studenti o pensionati che a questo “grattino” riservano parecchia attenzione.

“Grattini” che sono particolarmente attenzionati: “i tagliandi cartacei devono riportate sul fronte la dicitura principale ‘Questo gioco nuoce alla salute’ e l’altra dicitura ‘può causare dipendenza patologica’ e sul retro la dicitura principale ‘Questo gioco nuoce alla salute’ e le diciture ‘il gioco d’azzardo è vietato ai minori di anni 18’ e ‘telefono verde nazionale 800558822 per i disturbi legati al gioco d’azzardo’”. Di conseguenza per tutte le lotterie telematiche il messaggio deve essere ben visibile sino all’attivazione del gioco in un’area dedicata visualizzata attraverso una “apposita finestra” sull’interfaccia grafica.

Finestra che deve riprodurre la dicitura “Questo gioco nuoce alla salute”. Per quanto riguarda le caratteristiche grafiche, le avvertenze sono riportate sul fronte dei taglianti, in nero su fondo bianco e sul retro degli stessi in bianco su fondo nero: le varie avvertenze sono riprodotte su di un’area pari ad almeno il 20% della superficie di ciascun lato del tagliando e la dimensione dei caratteri delle diciture deve essere adeguata in relazione alla superficie che viene dedicata alle avvertenze in modo che se ne possa garantire la miglior visibilità possibile.

Considerato tutto questo per le lotterie istantanee, si è anche curiosi di vedere come saranno le diciture della nuova Lotteria dei Corrispettivi, essendo certi che seguirà anch’essa la prassi “delle comune altre mortali lotterie”, ma si presterà senza dubbio attenzione a questi particolari. Si è ansiosi di vedere questo nuovo prodotto statale che continuerà la sua strada commerciale senza essere “toccato” da alcun provvedimento ostativo. Che bel vivere, però, per questo tipo di nuova offerta statale: non dovrà risentire di alcun “rimbrotto”, di alcuna “normativa capestro” e viaggerà per le strade tranquilla e serena. Fosse così per tutto il gioco in generale…

Ma si sa che non è così: che appare in modo lapalissiano che questo Governo stia mettendo in campo due pesi e due misure per quel riguarda un solo settore e propende per garantire sempre e comunque il “suo gioco” dimenticando probabilmente che anche l’altro è sempre suo, una “riserva di Stato”. Riserva coperta da concessioni che vengono rilasciate e che vengono pagate profumatamente dagli operatori che hanno la “sfortuna” di voler insistere in questo “affare” che, ormai, non lo è più per le imprese ma solo per chi emette le autorizzazioni, “scordandosi” però di trovare un posto, lontano dai luoghi sensibili” in cui questa nuova attività ludica possa “mettere su casa”. Sarà giusto tutto questo? E sopratutto sarà giusto per il Governo del Cambiamento?

La Redazione

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