ultime notizie

Attualità, Editoriale, Giurisprudenza

Jennifer Shahade fa causa all’Us Chess per discriminazione e diffamazione

Attualità, Economia, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Taranto, gioco illegale: scoperta evasione di 3 milioni di euro

Attualità, Gaming, Politica

Gambling commission Uk lancia il più grande sondaggio della storia sul gioco

Attualità, Cultura, Economia, In Evidenza, Politica, Sports

Olimpiadi al via: il ‘grande evento’ spinge le scommesse

Attualità, Editoriale, Forze dell'ordine, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Merano, minori in centro scommesse: sanzioni per il titolare e probabile sospensione licenza

Attualità, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza, Politica

Tar Veneto: ‘Il distanziometro non vale per le sale scommesse’

Procura della Repubblica di Torino dispone operazione slot truccate

Operazione su vasta scala della Guardia di Finanza su iniziativa della Procura della Repubblica di Torino. Il controllo ha interessato tutto il territorio nazionale e ha generato il sequestro di numerosi apparecchi accertati in 18 diversi modelli. Queste “slottruccate sono state individuate in più di 1400 locali pubblici sparsi in tutta Italia in seguito al controllo incrociato di dati già reperiti in verifiche precedenti.

Operazione “Sfinge”

Sono stati circa 250 i reparti della Guardia di Finanza impiegati in questa maxi attività volta allo smantellamento della frode milionaria. Alla base dell’operazione  “la sospetta alterazione del sistema informatico di controllo” identificato come AAMS SERVER, con relativa modifica dei contatori delle schede. Tale rettifica procurava la diminuzione della percentuale di “retrocessione in vincite”, causando un danno per i giocatori. Mancato introito notevole anche per il fisco. I gestori degli apparecchi, oltre ad appropriarsi ingiustamente del 50% delle vincite riservate ai giocatori, triplicavano le entrate senza dichiarare nulla all’erario.

I responsabili

Al momento gli autori della truffa accertati sono 12, tutti di origine italiana. Dovranno pagare le imposte per il profitto fraudolento, quantificato in 28 milioni di € all’anno, rischiando anche un massimo di 5 anni di reclusione per i reati di falso in dichiarazione di atto pubblico e frode informatica.

 

 

Condividi

Articoli correlati

Video