Per installare slot e Vlt in una sala giochi «sono sempre necessarie sia la licenza di Polizia rilasciata dal Questore» che «l’autorizzazione del Comune dove l’attività dovrà essere svolta»: è quanto ha ribadito il Tar Lombardia che ha respinto con sentenza il ricorso presentato da una sala contro il provvedimento di chiusura disposto dal Comune di San Martino Siccomario, in provincia di Pavia.
Il regolamento comunale prevede un tetto alle autorizzazioni per le sale giochi, una ogni 5mila cittadini residenti, «essendo già presente un esercizio analogo» – si legge nella sentenza – la richiesta di autorizzazione è stata respinta. Il Tar sottolinea che non basta la semplice “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”, chiesta tra l’altro per la somministrazione di alimenti e bevande.
Proprio l’assenza dell’autorizzazione comunale, secondo i giudici, fa sì che il ricorso sia da respingere: al di là delle questioni sulla legittimità del regolamento – che prevede un tetto alle licenze in base alla popolazione e un distanziometro di 150 metri – i giudici rilevano che comunque la società ricorrente «per oltre tre anni dall’acquisizione della sala giochi dalla precedente titolare, ha gestito la stessa in assenza della prescritta autorizzazione».
Fonte: Agipronews, A. Bargelloni
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