“Ci siamo mossi per assicurare la continuità aziendale con una manovra straordinaria come straordinario è stato il lockdown”, ha spiegato così l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, la scelta del Comune di Venezia di rinunciare a buona parte delle entrate del casinò (https://www.agipronews.it/attualit%C3%A0-e-politica/Casin%C3%B2-Venezia-Comune–id.167943). Una decisione importante per far tornare i conti e per fare in modo che il buco di 35 milioni di euro di mancati incassi accumulato da marzo a maggio non diventasse un abisso dove sarebbero finiti l’attività di oltre 500 dipendenti. “La convenzione – spiega Zuin – che prevede il 75% degli incassi al Casinò e il 25% al Comune, per quest’anno assegnerà il 90% degli introiti al Casinò e solo il 10% al Comune”.
Lo scorso 19 giugno ha riaperto solo la sede di Ca’ Noghera con una buona risposta: nonostante le rigorose misure di sicurezza gli ingressi alla casa da gioco di giugno, luglio e agosto hanno fatto registrare oltre tre milioni in più di incassi rispetto alle previsioni.
La Redazione