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Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Weekend di fuoco per il gioco illegale. Sequestri e sanzioni a Napoli, Cagliari, Prato e Aosta.

Weekend di fuoco per le forze dell’ordine impegnate su tutto il territorio nazionale nella lotta al gioco illegale. Da Aosta a Napoli tanti i sequestri e le sanzioni per attività clandestine o per il mancato rispetto delle leggi che regolamentano le fasce orarie per il funzionamento delle slot. A tal proposito, gli agenti dell’unità operativa Vomero hanno sanzionato un locale, un internet point, tre sale scommesse e un tabaccaio nel capoluogo campano; il nuovo regolamento sul gioco infatti prevede che anche i corner adibiti alle accettazioni delle scommesse ubicati all’interno di altre attività devono rispettare lo spegnimento dei ricevitori dalle 12 alle 18.

A Cagliari  invece sono state sequestrate dalla GdF 5 slot illegali in due locali perchè non collegate alla rete telematica dei Monopoli di Stato oltre ad essere sprovviste dei nulla osta rilasciati dall’ADM. Inoltre gli apparecchi proponevano giochi basati prevalentemente sul fattore “rischio” e con rulli virtuali. Multe di 10mila euro ai gestori, per ogni slot. Denunciato uno dei due per la mancata esposizione della tabella riepilogativa dei giochi proibiti.

sempre nel weekend è stata scoperta una vera e propria bisca clandestina a Prato. I carabinieri hanno identificato 14 cittadini cinesi; mentre il titolare del locale è stato denunciato per essere l’organizzatore del gioco d’azzardo. In particolare, il gruppo stava giocando a mahjong, un gioco di combinazioni simile ai giochi di carte occidentali. I militari hanno sequestrato vari set da gioco e circa 7.000 euro in contanti.

Stessa situazione ad Aosta dove è appena entrata in vigore la norma regionale che vieta l’istallazione di apparecchi da intrattenimento a vincita ed è subito illegalità. Per questo la Guardia di Finanza ha sanzionato quattro esercenti di Aosta, Nus e Sarre per un totale di  22mila euro.

Nei controlli sono stati individuati sette apparecchi non a norma, perché “spacciati come strumenti medicali idonei a contrastare la ludopatia”, fin dalle diciture che appaiono su di essi. “Questi congegni, che riproducono fedelmente il gioco delle slot machine, – spiegano ancora le ‘Fiamme gialle’ – non accettano denaro ma gettoni, che vengono restituiti in caso di vincita, come accade per le slot machine normali. Non essendo collegati in tempo reale con il sistema del Ministero, e non funzionando con denaro, queste macchine, spesso installate in veri e propri “séparé” delle attività, non effettuano alcun prelievo fiscale e non consentono la tracciabilità dell’eventuale richiesta di denaro al giocatore per ottenere i gettoni, né sull’eventuale cambio in soldi di quelli vinti”. Un altro aspetto controllato nel corso dell’operazione è il rispetto delle distanze dai luoghi sensibili, superiore a 500 metri.

La Redazione

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