Il Cts ha incontrato il premier Draghi e i ministri per discutere sull’andamento della curva epidemiologica del Covid 19 e delle sue varianti, ma nessun accenno alla riapertura di bar di alcune attività. “Abbiamo fatto il quadro della situazione- ha dichiarato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, dopo il vertice a Palazzo Chigi. Draghi ha voluto essere aggiornato sui numeri e sul lavoro che si sta facendo. Siamo preoccupati per la variante inglese, come tutti. Riaperture di bar e ristoranti la sera? Stasera non ne abbiamo discusso. Da un punto di vista scientifico dobbiamo essere prudenti ma non c’è catastrofe imminente. Abbiamo il controllo della situazione – ha concluso Miozzo – vediamo come evolve la pandemia”. Rispondendo ai cronisti, ha concluso che “Draghi non è aperturista o rigorista, ascolta e ci ha ascoltati con attenzione”(https://www.lastampa.it/politica/2021/02/23/news/pandemia-draghi-alle-19-convoca-ministri-e-cts-1.39944967). Intanto gli scienziati al capo del governo sono preoccupati per la variante inglese. “Oltre il 30% delle infezioni Covid in Italia è dovuto alla variante inglese”. Il dato, secondo quanto si apprende, è stato fornito dagli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e del Cts. Secondo gli scienziati, verso la metà di marzo la variante sarà predominante in tutto il Paese. Nel corso dell’incontro, inoltre, il governo ha chiesto valutazioni sulle misure da adottare e gli esperti avrebbero ribadito i rischi legati a possibili aperture.
Aumentano i ricoveri nelle ultime 24 ore: 28 in più quelli in terapia intensiva per un totale di 2.146. Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. I nuovi contagi sono stati trovati con 303.850 test, di cui 160.622 rapidi. Il tasso di positività è del 4,38% : calcolando solo i tamponi molecolari sarebbe dell’8,1%. Sono 356, invece, i morti che portano il totale delle vittime a 96.348 da inizio pandemia.
La Redazione