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Pastorino (STS) sui limiti orari a Ventimiglia: “Proibizionismo inutile”

 

«Il proibizionismo non serve». Lo ha ribadito ancora una volta Giorgio Pastorino, presidente nazionale di STS (Sindacato Tototicevitori Sportivi), replicando, nella trasmissione “Tra poco in edicola” su RadioRai1, ad un intervento del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, che aveva spiegato il perché del recente provvedimento di spegnimento, nelle ore diurne (dalle 9:00 alle 21:00), degli apparecchi da gioco come slot e vlt. Provvedimento contro il quale STS sta promuovendo azioni importanti di protesta, ad iniziare dal sit in di lunedì 26 novembre, a partire dalle ore 10, in piazza della Libertà di fronte la sede del Comune, organizzato assieme ad As.Tro (Assotrattenimento).

“Vendiamo un prodotto legale – ha affermato Pastorino -. Le tabaccherie sono concessionarie dello Stato. Siamo l’unica categoria che ha corsi di formazione obbligatori, perchè siamo rete dello Stato. La protesta nei confronti del Regolamento di Ventimiglia ha diversi aspetti: l’impatto economico sulle nostre imprese; da anni a questa parte viviamo una competizione fra Stato, Regioni e i Sindaci che vogliono regolare il gioco, ma non in maniera coordinata. I sindaci hanno gareggiato su chi aveva il regolamento più restrittivo, il Sindaco Ioculano che ha emesso un’ordinanza secondo cui le slot devono essere spente quando le nostre attività sono accese e possono essere accese quando le nostre attività sono chiuse, può ritenersi il “vincitore”. Vivo da anni questo settore e dubito che questo provvedimento possa tutelare la salute»
«In un comune che confina con la Francia, in un’epoca in cui basta un telefonino per giocare, non capisco il senso del provvedimento – ha proseguito il presidente di STS -. La dipendenza da gioco è l’ottava su otto in Italia. Se Ioculano avesse atteso prima di emettere l’ordinanza, gli avremmo raccontato di un percorso che conduciamo da anni con i Monopoli che riguarda l’interdizione del giocatore. A breve – ha concluso Pastorino – si potrà giocare con la tessera sanitaria sulle slot. Abbiamo chiesto che i dati di questa tessera vengano letti e interfacciati con database nazionali, quello di autoesclusione e contenente i nominativi di tutti i soggetti dipendenti».
A. Bargelloni

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