ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Covid, nuove restrizioni: probabile proroga chiusura palestre e piscine

Il governo pare voglia stringere le maglie per evitare la temuta terza ondata e contenere i contagi Covid che, nelle ultime 24 ore, hanno registrato oltre 18 mila nuovi casi e 361 vittime, con un incremento del tasso di positività salito al 13,3%. Per questo nel nuovo Dpcm non dovrebbe cambiare la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti. Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento – al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni – continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita invece la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri, musei e cinema. Da ieri sera dunque il governo prepara il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. Ma sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni.

Sono queste, secondo quanto riporta Ansa, le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate oggi alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. Un incontro nel quale i governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella sembra molto più di un’ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati Covid per 100 mila abitanti. Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il confronto di oggi e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. “Quel limite non l’ha chiesto nessuna regione – tuona il presidente dei governatori, Stefano Bonaccini – e, se volete la mia impressione, non entrerà fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle Regioni”. L’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di seguire le raccomandazioni di Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per varare il nuovo provvedimento che entrerà in vigore il 16 gennaio: se l’incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione è automaticamente in zona rossa.

Intanto il Cts monitora l’ondata dell’epidemia da Covid del dopo Natale prevista per la fine della prossima settimana. “La soluzione migliore sarebbe quella che abbiamo preso a marzo-aprile, ovvero il lockdown totale e nazionale ma  non possiamo più farlo perché il Paese è in grande sofferenza. In alcune categorie sono alla disperazione: spettacolo, turismo, ristorazione, sport” ha spiegato Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in una intervista a Il Messaggero. “Per questo sono state immaginate decisioni dure, severe, restrittive, attraverso nuovi parametri che tentano di aiutarci ad abbassare l’incidenza, però cercando di convivere con la pandemia e soprattutto facendo in modo che alcuni settori della vita economica e sociale del Paese possano riprendere”. “L’immunità di gregge non arriverà prima della fine dell’estate, inizio autunno. Dovremo convivere con il Covid forse per qualche anno, anche se la vaccinazione ci consentirà di non provare più  la paura che ci sta facendo adesso” ha sottolineato Miozzo.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video