Per combattere la corruzione nello sport occorrono «sforzi transnazionali e cooperazione tra tutte le parti interessate, comprese le autorità pubbliche, le agenzie di contrasto, il settore dello sport, gli atleti e i sostenitori». È quanto si legge nella risoluzione del Parlamento Europeo su un approccio integrato alla politica dello sport.
La risoluzione, risalente al febbraio del 2017 ma pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sottolinea inoltre «la necessità di applicare una politica di tolleranza zero alla corruzione e ad altri tipi di reati nello sport» e suggerisce come «l’applicazione dei principi di buona governance nello sport, di concerto con monitoraggio, sorveglianza e strumenti consoni» costituisca un elemento chiave per favorire l’eradicazione della corruzione e di altre pratiche scorrette».
Pertanto, il Parlamento Europeo «invita gli Stati membri a istituire un reato specifico per le partite truccate e garantire che qualsiasi attività criminale, come le partite truccate e la corruzione nello sport, siano oggetto di procedimenti giudiziari e sanzioni adeguate» e «sostiene e incoraggia ulteriormente le campagne di prevenzione, istruzione e sensibilizzazione e i programmi di informazione volti a fornire agli atleti, agli allenatori, ai responsabili e a tutte le parti interessate e a tutti i livelli consigli sulle minacce posta dalle partite truccate».
Fonte: Agipronews
A. Bargelloni