Maxi truffa da oltre 300 mila euro al casinò di Sanremo. Il blitz è scattato al termine di una serie di indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Imperia e ha impiegato complessivamente circa cinquanta agenti del questore Felice Peritore. Applicate misure cautelari nei confronti di dieci persone, alle quali viene contestato di essersi associate tra loro allo scopo di commettere i reati di truffa, peculato e corruzione. In particolare, per due indagati è stata disposta la custodia in carcere, mentre per quattro gli arresti domiciliari. Altri quattro sono destinatari dell’obbligo di dimora.
Dalle investigazioni è emerso che il sodalizio, promosso e capeggiato da uno degli indagati, poteva contare sull’essenziale contributo di un altro indagato, il quale, all’epoca dipendente della casa da gioco con mansioni di cartaio o roulettier (e, come tale, incaricato di pubblico servizio), sottraeva al Casinò e metteva a disposizione dell’organizzazione le carte da gioco, che venivano “segnate” dai complici in modo percepibile solo dai soggetti informati dell’alterazione; le carte venivano poi riconsegnate all’uomo, che le reintroduceva nel Casinò e predisponeva i mazzi contenenti le carte taroccate, collocandoli negli armadi da cui, in seguito, i croupier li prelevavano per utilizzarli ai tavoli da gioco. In seguito, assumevano un ruolo fondamentale altri membri della compagine criminale, i quali, impiegati come “giocatori” presso il Casinò, conoscendo il tipo di manomissione delle carte e, quindi, potendo riconoscere quelle migliori, avevano ottime possibilità (se non la certezza) di vincere e realizzare profitti fraudolenti ai tavoli di “Punto e Banco”. La fase esecutiva del provvedimento è stata supportata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ed ha avuto luogo nelle province di Imperia e Torino, ove dimoravano i destinatari delle misure cautelari.
La Redazione