“Dichiarazione di fallimento della casa da gioco, dissesto finanziario del Comune e revoca dei benefici indispensabili per un tenore di vita accettabile, dato che la moneta circolante è il franco svizzero, stanno originando un cospicuo contenzioso; si ritiene doveroso un intervento dei Ministri in indirizzo, competenti per materia; si chiede di sapere quali iniziative urgenti i Ministri in indirizzo intendano assumere, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per risolvere la situazione descritta”. Il riferimento è a Campione ed è quanto chiedono in Aula al Senato, con un’interrogazione scritta, i senatori del Pd Garavini, Vattuone e Rojc, aggiungendo:
“Premesso che, è nota la particolare situazione del Comune di Campione d’Italia, che si trova geograficamente in territorio svizzero e, di conseguenza, ha condizioni economico-finanziarie del tutto peculiari, ricadendo in una zona considerata area doganale della Confederazione elvetica; per dare un’idea della particolarità di tale situazione, il Comune di Campione d’Italia deve far fronte con il proprio bilancio anche a spese non riconducibili alle funzioni di un Comune, ma più riferibili a competenze, funzioni e attività statali nonché ai rapporti con la Confederazione elvetica regolati da specifici accordi; in considerazione di tale situazione il Governo, fin dal 1933, ha autorizzato l’apertura di una casa da gioco con il fine di assicurare al Comune mezzi finanziari adeguati alla situazione; la crisi della casa da gioco (per legge dello Stato, affidata ad una società il cui socio unico è il Comune e sottoposta al controllo dei Ministeri dell’interno e dell’economia e delle finanze) ha determinato lo stato di dissesto finanziario del Comune di Campione d’Italia con preoccupanti ricadute sociali e occupazionali; il nucleo Carabinieri di Campione d’Italia rappresenta l’unica forza di polizia a competenza generale presente sul territorio e in questi anni è stato chiamato a svolgere compiti impegnativi per quantità e importanza, in ragione, soprattutto, dell’extraterritorialità del Comune e della presenza della casa da gioco; a causa del dissesto finanziario, il Ministero dell’interno ha autorizzato il Comune a revocare, con effetto retroattivo, per il personale statale residente e operante in quel territorio, tra cui figura quello del nucleo Carabinieri, i benefici di cui alla legge n. 425 del 1989”.
D. Pellegrino