La Sicilia di Musumeci è l’unica regione italiana rimasta senza una normativa in materia di gioco e da tempo attende la discussione delle proposte di legge presentate in questi anni. Complice il lungo lockdown da emergenza Covid, tutto a palazzo di regione è rimasto in silenzio fino ad oggi quando si riunirà l’Assemblea regionale siciliana. Si discuterà di tre ddl: “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” a firma di Giancarlo Cancelleri (MS5), “Disposizioni di legge contro il gioco d’azzardo per la protezione dei minori e le dipendenze patologiche” di Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) e “Norme per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze patologiche da gioco d’azzardo, abuso di alcol e droghe” di Antonio Catalfamo (FdI) – tutti risalenti al 2019, nel gennaio 2020 poi se ne è aggiunto un quarto che ha come primo firmatario il deputato Alessandrò Aricò, capogruppo all’Ars Sicilia di Diventerà bellissima (gruppo parlamentare che ha sostenuto l’elezione dell’attuale governatore, Nello Musumeci). Una proposta particolarmente apprezzata dagli operatori del settore, in quanto prevede un criterio uniforme per i Comuni, chiamati ad adeguare il proprio regolamento in materia, e l’introduzione della ‘non retroattività’ della normativa, che quindi non colpisce le attività di gioco già autorizzate in questi anni (https://www.gioconews.it/politica-generale/64711-ars-sicilia-dopo-oltre-sei-mesi-riprende-iter-del-ddl-sul-gioco).
La Redazione