All’indomani del sì alla legge regionale sul Gap (http://cifonenews.comma3.com/veneto-approvata-legge-sul-gap-con-distanziometro-e-orari/), il presidente del Veneto, Luca Zaia, tra polemiche e dissensi (http://cifonenews.comma3.com/coordinamento-veneto-2020-la-regione-si-piega-di-fronte-alle-lobby-dellazzardo/ http://cifonenews.comma3.com/veneto-legge-gap-m5s-vota-contro/) dice la sua: “La legge a contrasto della ludopatia approvata ieri dal consiglio regionale del Veneto, fa chiarezza e mette dei paletti, stabilendo distanze minime, orari di apertura, aumento di tassazione e sanzioni, al fine di contrastare la piaga del gioco d’azzardo patologico.
È il miglior risultato possibile nell’attuale contesto legislativo nazionale; è un provvedimento restrittivo, che stabilisce distanze minime di 400 metri tra sale gioco e luoghi sensibili, precisi orari di apertura, aumento massimo dell’aliquota Irap e sanzioni fino a 6 mila euro. Una scelta chiara, che va nella direzione di utilizzare tutti gli elementi che possono essere lecitamente utilizzati come deterrenti. Agli strumenti di dissuasione e di controllo, continueranno ad affiancarsi quelli di prevenzione e cura: la Regione integra con oltre 1,2 milioni di euro di risorse proprie i 4 milioni trasferiti dallo Stato per finanziare l’attività di prevenzione, cura e recupero dei Servizi per le dipendenze. Il Veneto – conclude Zaia – oggi è la terza regione in Italia per quantità di denaro giocata alle cosiddette ‘macchinette’ e alle videolottery. Nel 2017 il volume delle giocate complessive nel territorio regionale ha superato i 6,1 miliardi di euro, con una spesa pro capite (compresi neonati e centenari) di 1.244 euro. I giocatori d’azzardo problematici siano 32.500 e quelli patologici tra i 3.700 e i 3.200″.
La Redazione